lunedì 28 agosto 2017

Ho imparato a ridere di Richard Romagnoli

Ho imparato a ridere di Richard Romagnoli

Semina un pensiero e raccoglierai le azioni,

semina azioni e raccoglierai delle abitudini.

Semina delle abitudini e raccoglierai il tuo carattere,

semina il tuo carattere e raccoglierai il tuo destino.

Il destino dipende dal carattere,

il carattere dipende dalle abitudini,

le abitudini dipendono dalle azioni,

e le azioni dipendono dai pensieri.

Pensiero e destino sono interconnessi.


Sathya Sai Baba

Tratto dal libro Ho imparato a ridere di Richard Romagnoli per EIFIS Editore.

La settimana appena trascorsa l’ho dedicata alla lettura di questo libro che racconta del cammino spirituale fatto fino ad ora, e visibile nel suo insieme solo ‘unendo i puntini’, da Richard Romagnoli, Teacher e Ambasciatore nel mondo di Yoga della Risata.

Grazie a chi ho intercettato questo libro, secondo voi? Ma ad Assunta Corbo :-)

Ho seguito un video dal vivo di Richard direttamente da Los Angeles poco prima che iniziasse l’eclisse del 21 agosto 2017 e mi si è aperto il cuore quando ha cantato il Gayatri mantra perché lo conosco, l’ho cantato anch’io durante le meditazioni di Yoga prima del mio incontro con la meditazione Vipassana.

E’ il mantra per eccellenza, a detta della mia insegnante di Yoga e confermato da Richard nel video, che viene cantato per chiedere 'ciò di cui abbiamo bisogno', semplificando molto.

Non mi addentro oltre perché non sono ‘ferrata’ a livello teorico sui mantra; però questa coincidenza mi ha subito ben predisposto nei confronti di Richard come succede quando troviamo qualcosa in comune con uno sconosciuto.

Mi è piaciuta molto questa autobiografia, in particolare mi ha colpito la citazione che ho riportato in apertura a questo post soprattutto per la parte che riguarda le  ‘abitudini’ se messa in relazione ad una domanda che Richard riporta di aver rivolto a se stesso mentre rifletteva sulla propria individualità, una delle cinque ‘stanze’  che compongono la ‘casa’ della vita, secondo la tradizione indiana, e che metaforicamente ne rappresentano gli aspetti più importanti.

La domanda è:

"Quali sono le mie abitudini quotidiane che mi ispirano e mi donano gioia e chiarezza?"

Mi sembra un’ottima ispirazione operativa quella di pensare ad azioni quotidiane capaci di donarci  gioia e chiarezza.

Altra ispirazione che ho trovato nel libro è quando Sara, mogie di Richard, gli dice rispetto ad un momento difficile del percorso:

"Sono sicura che nel momento stesso in cui lasceremo andare il nostro attaccamento alle emozioni che sono scaturite da questa situazione, riporteremo il sorriso nelle nostre vite e qualcosa cambierà".

Bellissimo e utile, non trovate?

***

P.S.: e se vi dicessi che anni fa ho partecipato ad una ‘gara ‘della risata organizzata da amici dell’università? Si erano già accorti della mia risata ‘squillante’, ‘argentina’, ‘cristallina’. Sono tutte definizioni  date da altri. E’ il caso di dire “ho ho ha ha” e magari di partecipare ad un 'Workshock' di Richard Romagnoli, prima o poi ;-)

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