Ogni volta che ho la possibilità di visitare qualcosa di nuovo di questa città, grazie ad una visita organizzata o 'per caso', sono davvero lieta.
Quest'anno tra le cose nuove viste ce ne sono state due che mi hanno fatto tornare bambina perché un po' avventurose.
La prima è stata durante la Festa dei Musei Scientifici del 16 maggio in cui l'Associazione la Diana ha proposto una passeggiata alla scoperta della Fonte dell'Orto Botanico e dei percorsi dell'acqua della valle.
Quando si arriva in fondo, il terreno sotto dista qualche metro quindi non si può scendere; però lo sguardo può spaziare nel panorama circostante a destra e a sinistra. Davanti c'è quello che doveva essere una vasca.
Esternamente, guardando in alto è visibile lo stemma dei Medici che ricorda il restauro di questo tratto di mura.
Non è incredibile? per me sì!
Qualche mese dopo, esattamente il 13 agosto, ho scoperto un passaggio simile davvero per caso.
Ora vi racconto come è andata.
Quando nella pagina Facebook My Day Worth ho condiviso il post Cose da fare gratis a Siena ho chiesto a chi segue la pagina, tanti senesi, di suggerirmi altre cose che gli venivano in mente.
Di tutti i contributi interessanti, uno mi ha colpito più di tutti e cioè quello di Ivan Camilletti che faceva riferimento ad un ingresso gratuito alle Fonti di Follonica attraverso un passaggio nelle mura tra Porta Ovile e Porta Pispini.
Che dire? abito anche da quelle parti io quindi ho incalzato di domande Ivan in modo da avere indicazioni precise per individuare questo passaggio e andarci di persona e tutto avveniva nei commenti a quel post che avevo pubblicato.
Non è stato semplice trovare il punto esatto; confesso di aver passato tutto il pomeriggio a fare avanti e indietro a piedi da Porta Ovile a Porta Pispini (da fare con moltissima attenzione perché è un pezzo pericoloso e senza marciapiede) aguzzando la vista per trovare questo passaggio ma niente.
Alla fine, quando erano già le sette di sera, Ivan mi ha proposto di accompagnarmi il giorno dopo ma io ho fatto un ultimo tentativo inviandogli una foto di dove mi trovavo e da lì c'è stata la svolta. Ho visto il famoso 'ponticino' che Ivan mi aveva più volte nominato. Ero emozionatissima e gli ho inviato subito una foto per avere conferma. Eccola qui!
Si era però fatto tardi, c'era una scarpata da scendere e da sola non me la sentivo di avventurarmi; ho quindi rimandato al giorno dopo.
Ho precettato quindi mia sorella, ho portato con me i bastoncini di Nordic Walking e mi sono quindi avventurata mentre mia sorella mi faceva da 'palo'. Sono scesa dalla scarpata e praticamente davanti a quell'arco della foto di prima ho trovato il passaggio segreto.
Stesso cancello in ferro come quello del passaggio dall'Orto Botanico.
C'era un rigagnolo dove mi sono letteralmente inzuppata i piedi perché non avevo scarponcini ma scarpe da ginnastica di tela, ma chi se ne importa! Comunque, ho superato il cancello che era sbarrato con un ramo d'albero e mi sono ritrovata davanti ad un cunicolo. Ancora non mi ero orientata però.
Per fortuna non avevo una torcia e quindi non mi sono inoltrata; Ivan infatti mi ha detto poi che quel cunicolo porta alle fognature delle cucine e dei bagni della zona...
Rigirandomi verso dove ero arrivata ho visto le mura e poi finalmente ho realizzato che dovevo salire su un muretto per arrivare alle Fonti di Follonica.
Come ho fatto a scavalcare il muretto? mi son arrampicata su un tubo che veniva fuori dal muretto e poi mi sono data la spinta con i bastoncini di Nordic Walking.
Una bella soddisfazione! Ce l'avevo fatta e mi sentivo molto Indiana Jones.
Certo, non è una cosa da proporre a tutti anche se è gratis; meglio entrare dalla porta principale per raggiungere le Fonti di Follonica però ho immaginato e cercato di immedesimarmi nell'emozione provata da Ivan quando da ragazzino ha scoperto questo passaggio segreto, come mi ha raccontato su Facebook.
Le ricerche che ho fatto su internet per sapere se esistono altri passaggi del genere lungo le mura di Siena non hanno dato alcun risultato.
Ho letto il libro Fortificare con arte a cura di Ettore Pellegrini però neanche lì ho trovato riferimento o accenno a questi passaggi.
Continuerò a cercare perché magari prima o poi viene fuori qualcosa quando meno me lo aspetto. Nel frattempo se qualcuno di voi che mi legge avesse la risposta lo pregherei vivamente di condividerla qui. Sarebbe fantastico!
foto molto interessanti, mi sono molto piaciute e incuriosito ringrazio,sono affascinata da questi ritrovamenti. Ho una grande curiosità che vorrei che venisse alla luce,riguarda la vallata che si vede dal Fosso di sant'Ansano dove qualche anni fà era visibile un arco di una porta fatta a Ogiva,molto bella ora copletamente ricoperta dalla vegetazione, lancio il messaggio chissà mai ,saluto ,seguo sempre le foto che ci date il piacere di vedere Anna Mattii
RispondiEliminaGrazie per il tuo apprezzamento, Anna. Andrò a dare un'occhiata. Credo che proprio a questa porta si sia accennato durante le Scoperte del giovedì dedicato alle spezierie. Chiederò a chi ci ha fatto da guida di rispondere eventualmente qui così sarà un'informazione accessibile a tutti.
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