di David Grossman
Mondadori editore
Milano, 2012
Cosa succede quando un figlio muore all'improvviso? "i genitori non dovrebbero mai sopravvivere ai propri figli"; quali sensazioni, emozioni, stati d'animo provoca nei genitori un evento del genere? quali domande sul futuro? perché sembra quasi che solo il silenzio possa essere la risposta al dolore? qualcuno si autocensura addirittura!; come superare la 'patologia della nostalgia'?
Difronte alla morte tragica di un figlio, fatto realmente accaduto a David Grossman nel 2006 quando suo figlio è stato ucciso in guerra, questo romanzo è il tentativo di dare fisicità alla terra dei morti, a quel "laggiù" che altro non è che il "confine del mondo" e Grossman lo fa mettendo insieme delle persone, colpite ciascuna dalla morte del proprio figlio, che si ritrovano inevitabilmente a seguire "l'uomo" che all'improvviso, dopo anni di silenzio dalla morte del figlio, si mette in cammino alla ricerca di questo "laggiù" nella speranza di incontrare lui, il figlio. La decisione non è avallata dalla moglie, colei che anni prima, nel momento in cui riceve la tragica notizia pensa:
sigillano
la casa
che un tempo
sono stata
io
La ricerca di questo "laggiù" diventa una pacata ossessione comprensibile solo da chi vive una simile esperienza:
ogni uomo è un'isola
che nessun altro
può
conoscere
da dentro...
L'ossessione suggerirà loro l'immedesimazione quasi totale...
Attraverso il protagonista, "l'uomo", Grossman è riuscito a dar voce a ciò che ha provato lui nel momento stesso in cui ha ricevuto la notizia della morte del figlio:
Come nel momento in cui un neonato irrompe dall'utero
e dal corpo della madre,
la morte di mio figlio mi ha trasformato nel padre
che non sono
mai stato-
mi ha trafitto
con uno squarcio e una ferita
e un senso di vuoto, colmandomi
altresì della sua presenza
che da allora mi sommerge
con un'intensità
mai vista-
la sua morte
mi ha reso
capace
di concepirlo.
Il "Centauro" invece è il personaggio che gli ha permesso di rafforzare la sua convinzione nel potere liberatorio delle parole:
E' solo che il cuore
mi si spezza,
tesoro mio,
al pensiero
che io...
cha abbia potuto...
trovare
per tutto questo
parole
E' quasi un Atto unico questo romanzo, scritto in forma di poesia.
Credo che chi conosce già Grossman lo apprezzerà in maniera più consapevole rispetto a chi si approccerà a lui per la prima volta con questo libro.
Cerco nelle mie letture fatte un richiamo alla "forma" di Caduto fuori dal tempo e lo trovo: Oceano mare di Alessandro Baricco.
Bellissima recensione, viene voglia di acquistarlo!:DD
RispondiEliminaGrazie @coletta_72! il tuo è il commento più gradito che uno possa ricevere quando scrive una recensione, no? ;-)
Elimina