giovedì 25 ottobre 2018

Big Magic di Elizabeth Gilbert


Big Magic di Elizabeth Gilbert

Domanda: Cos’è la creatività?
Risposta: Qualcosa che lega un essere umano ai misteri dell’ispirazione.

Cari lettori,

oggi voglio condividere con voi le ispirazioni che ho trovato nel libro Big Magic di Elizabeth Gilbert conosciuta ai più, compresa la sottoscritta, per il best seller Mangia, Prega, Ama.

In Big Magic la Gilbert ha sviscerato il tema della creatività donando al lettore quasi una ‘ricetta’ per coltivarla.

Quali sono gli ingredienti di questa ricetta secondo la Gilbert?  Vi riporto quelli che a me hanno colpito di più, che mi hanno proprio illuminato.

Il coraggio


Quale coraggio? “Il coraggio di portare alla luce i tesori nascosti dentro di noi.

La Gilbert è convinta che siamo tutti depositari di tesori nascosti e che vivere una vita nella creatività voglia dire proprio “dissotterrare questi tesori “ cosa che spesso non facciamo per ‘paura’. Paura di cosa? la Gilbert fa un bell’elenco nel libro e conclude che la paura non va eliminata perché essa va a braccetto con il coraggio.

Le idee


Dove sono le idee?

La creatività non ha origine completamente dall’uomo, sostiene la Gilbert.  Le idee, sempre secondo la Gilbert , sono delle “forme energetiche incorporee separate da noi e capaci di interagire con noi.” Il loro scopo è di essere rese manifeste e quindi vanno da una persona all’altra finché non trovano colui o colei che accetta la sfida.

Questo concetto non mi è nuovo. E’ di origine Platonica, o no? Vengono prima le idee della realtà. “Tutto ciò che è reale è stata prima un’idea siamo quindi co-creatori dell’universo” dice Cristina Puja,  un’altra fonte di ispirazione per me, nel suo programma Puja 30 days.

L’idea di ‘volare’, ad esempio, ha interagito con l’uomo finché lui non l’ha resa manifesta costruendo un aeroplano. Certo, non è successo in un batter d’occhio ma è successo.

Le idee quindi quando vengono da noi bisogna afferrarle al volo altrimenti loro vanno da chi è disposto a concretizzarle.

Avete presente la ‘Fontana’ di Duchamp o le ‘Attese’ di Fontana? 'Chiunque sarebbe stato in grado di farle' è l’obiezione che accompagna ancora oggi queste opere; ma solo Duchamp e Fontana le hanno concretizzate per primi.

La Gilbert riporta un’esperienza incredibile vissuta in prima persona come esempio di un’idea da lei non concretizzata che si è proposta ad un'altra persona.

Noi di solito quando lasciamo andare un’idea e poi la vediamo concretizzata da qualcun altro siamo portati a pensare che quel qualcun altro ce l’abbia ‘rubata’  l’idea, o no? :-)

Originalità vs Autenticità


Essere creativi implica essere originali?

La creatività non vuol dire essere originali ma essere autentici in quello che si fa, ci rivela la Gilbert. E’ vero che molte idee sono già venute in mente ad altri e quindi sono state realizzate da altri; ma non da noi, non con il nostro stile.

Cosa ne pensate? A me ha persuaso questo concetto perché è il motivo per cui anch’io sono colpita da post che non dicono niente di nuovo ma lo dicono in maniera credibile, personale, vissuto.

Mi ha fatto capire anche ciò che le persone intendono quando esprimono apprezzamento per qualcosa che ho scritto e che per l’appunto a me non sembra originale nel senso che non dico niente di nuovo ma evidentemente è il mio modo di raccontare, solo mio,  che colpisce.

Successo


Si può campare con la creatività? Ni.

Secondo la Gilbert le componenti del successo sono talento, fortuna e disciplina ma, è evidente, solo sulla disciplina possiamo agire. Come? Con la perseveranza, quindi creandoci una routine di lavoro e rispettandola senza aspettare che il prodotto della nostra creatività sia perfetto, il che equivarrebbe a diventare dei procrastinatori perfezionisti,  ma fissando un limite entro cui portare a compimento l’opera per lasciarla andare senza avere paura di ciò che accadrà.

Anche con tutta la perseveranza di cui possiamo essere capaci il successo del prodotto della nostra creatività non è garantito.

Siete delusi? Non lo siate! La Gilbert a questo punto dice una cosa bellissima e cioè che se anche non raggiungiamo il successo sperato qualcosa comunque ne ricaveremo: “la soddisfazione di esserci dedicati con devozione alla nobile virtù umana della voglia di conoscere”.

Passione vs Curiosità


Quando capita la giornata ‘no’ e sembra che la passione per ciò che stiamo facendo ci abbia abbandonato cosa si fa per non cadere in 'depressione' :-) ?

La risposta della Gilbert mi è piaciuta moltissimo. Premesso che per la Gilbert l’importante è ‘fare’ e non star lì a rimuginare, l’alternativa alla passione è la curiosità. Domandiamoci se c'è qualcosa che ci interessa, anche una cosa piccola, e rivolgiamole la nostra attenzione per poterne trarre ispirazione.

La creatività è assecondare la curiosità.

A questo proposito mi piace inserire qui il percorso riportato da Cecilia Sardeo in uno dei suoi video intitolato ‘Cosa fare nella vita (anche se non hai passione)’ perché mi sembra pertinente.

Cecilia,  citando Mark Cuban, dice:
quando cominci a fare qualcosa con costanza è probabile che cominci ad eccellere in quella cosa, quando cominci ad eccellere in qualcosa è probabile che cominci a piacertiquando qualcosa comincia a piacerti è probabile che cominci anche ad appassionarti, e quando qualcosa ti piace e ti appassiona hai più probabilità di riuscire ad avere successo.

Illuminante, no?

Big Magic ha una scrittura molto scorrevole ed è rivolto a tutti e non solo agli aspiranti scrittori di successo.

Gli spunti della Gilbert per allenare la creatività sono tantissimi e gli esempi che fa relativamente alla sua esperienza con il best seller Mangia, Prega Ama sono molto chiarificatori e incoraggianti.

La Gilbert sembra proprio una di noi e si rivolge al lettore in maniera schietta ed il suo entusiasmo è contagioso.

Insomma, Big Magic è una lettura che consiglio a tutti e non solo a chi ha già dei progetti creativi nel cassetto.

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