lunedì 5 giugno 2017
Tito Sarrocchi: la Riconoscenza, scultura marmorea
La Cappella Bandini Piccolomini è una delle due cappelle collocate nella parte aperta del ferro di cavallo della piazza principale del Cimitero Monumentale della Misericordia di Siena, quella antistante la scalinata. L’altra cappella, a questa speculare, è stata oggetto di una delle mie ‘puntate’ di giovane marmotta alla ricerca di una tomba perduta. Ma questa è un'altra storia.
All’interno della cappella Bandini Piccolomini c’è una scultura marmorea di Tito Sarrocchi che rappresenta La Riconoscenza (1882) la cui tipologia è affine a quella delle Marie al sepolcro dell’affresco che si trova nella parete di fondo realizzato da Alessandro Franchi.
In questo post vi faccio vedere questa scultura a distanza ravvicinata attraverso le foto che ho scattato durante le Giornate FAI di primavera.
Spero che, come a me, vi saranno utili per apprezzare i particolari dello scalpello di Tito Sarrocchi.
Il soggetto della Riconoscenza a Siena è rappresentato anche all’interno del Duomo di Siena, nella Cappella del Voto. Ne ho scritto raccontando del tour guidato La Riconoscenza pubblica e privata.
Post Scriptum: avete notato niente di 'strano' nelle Marie al sepolcro di Alessandro Franchi? ve lo chiedo perché ce lo ha fatto notare la guida che quel giorno ci ha illustrato le opere ottocentesche presenti nel Cimitero Monumentale della Misericordia di Siena.
Solitamente, dal punto di vista iconografico, siamo abituati alla scena dell'angelo seduto sul coperchio della tomba di Cristo che accoglie le Marie al sepolcro. A me la prima rappresentazione che viene in mente ad esempio è quella del retro della Maestà di Duccio di Buoninsegna.
Nell'affresco di Alessandro Franchi invece gli angeli sono due. Come mai? E' presto detto per chi può vedere l'affresco da vicino e leggere quindi la didascalia. La scena infatti è stata ripresa dal Vangelo di San Luca 24, 4 che dice: Ecco due uomini apparire vicini a loro in vesti sfolgoranti... essi dissero loro 'Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui; è risuscitato.
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