L'animale morente di Philip Roth
Einaudi Editore
Solo uno scrittore del calibro di Philip Roth può mettere a fuoco, con lucidità e in poco più di cento pagine, realtà come la Bellezza, la Lussuria, il Desiderio, il Sesso, la Primordialità, la Gelosia.
La Morte, la Vecchiaia, la Malattia.
L'Amore.
Questi sono i temi trattati nel racconto-lungo L'animale morente di Philip Roth attraverso la storia d'amore ossessiva tra il sessantaduenne David, professore di Practical Criticism, lo stesso protagonista de "Il professore di desiderio"(*), e Consuela, la studentessa ventiquattrenne cubana con origini nobili spagnole.
Tutte realtà con le quai misurarsi.
A chi lo consiglio? agli estimatori di Henry Miller; sì proprio quello dei 'Tropici'.
Una citazione? quella che qualche giorno fa ho intercettato su Facebook e che mi ha fatto decidere di leggere il libro:
"L'unica ossessione che vogliono tutti: l'"amore".
Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi?
La platonica unione delle anime?
Io la penso diversamente.
Io credo che tu sia completo prima di cominciare.
E l'amore ti spezza.
Tu sei intero, e poi ti apri in due."
E poi, una all'inizio del libro:
"Tutti hanno qualcosa davanti a cui si sentono disarmati, e io ho la bellezza."
Inevitabile rivolgere la domanda a noi stessi e cioè: davanti a cosa noi ci sentiamo disarmati?
***
(*) Altro libro di Phili Roth
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