Questa lavagnetta l'ho acquistata da poco per scriverci sopra i compiti a casa che ci assegna a lezione la mia insegnante di Yoga, Silvia Cavicchioli.
Cosa sono i compiti a casa?
Nell'intervista* che le ho fatto qualche mese fa a questa domanda Silvia mi rispose così: "I compiti a casa servono a capire che la meditazione e la crescita non sono riservati solo al tempo in cui lavoriamo insieme; ma possono, dovrebbero, estendersi a tutti gli aspetti della vita così da poter cambiare qualcosa, così da poter soffrire meno. Essere sempre in parte consapevoli di noi e non solo proiettati all’esterno ci può dare l’opportunità di fare scelte più oculate, più giuste per noi. Grandi maestri come Gurdjieff o più recenti Tich Nhat Han hanno sempre dato e danno compiti di consapevolezza per stimolare il cambiamento, la presa di coscienza, per non essere in preda ai capricci della mente. Ho preso esempio da loro. "
Ecco, al momento nella mia lavagnetta c'è quel compito che potete vedere nella foto e cioè Osservo le cose belle della mia giornata e, osservandole, le nutro. Le cose brutte provo a guardarle in altro modo. Questo è un compito a vita.
Potrà sembrare una banalità ma è una abitudine che sto coltivando e che mi piace e che si sta completando in questi giorni con la sfida lanciata da Alessandra Pagani, del blog Una lettrice, su Facebook: il challenge #100happydaysitalia.
In cosa consiste? Nello scattare ogni giorno una foto di cosa ci ha reso felici in quella giornata e condividerla sui Social.
Può essere qualsiasi cosa, 'da un incontro con alcuni amici a una deliziosa fetta di torta nel bar più vicino, dalla sensazione di essere a casa dopo una dura giornata di lavoro a un favore che hai fatto a uno sconosciuto.' (cit. dal sito ufficiale del challenge)
Ci avevo già provato una volta e avevo smesso quasi subito. Cosa mi ha fatto accettare di nuovo la sfida? intanto il fatto che fosse in linea con il compito a casa di cui vi ho parlato sopra e che stava già dando i suoi risultati e poi le indicazioni utili di Alessandra per affrontare meglio la sfida e che trovate qui. La più utile è stata la prima e cioè 'Abbiate a cura la vostra privacy'; perché proprio questo mi aveva bloccato la prima volta.
Cosa accadrà a fine sfida? Intanto che avrò acquisito una buona abitudine e poi... be; potrei continuare con il Vaso della Felicità di Elizabeth Gilbert. Di cosa si tratta? leggete qui. Io ho già adocchiato un vaso in casa scampato al festival del riordino ;-)
La sfida è sempre valida e aperta a tutti quindi potete farla anche voi iniziando in qualsiasi momento.
*L'intera intervista la trovate qui
Nutrire le cose belle. Ecco cosa ci vuole in questo momento :)
RispondiEliminaGrazie Manuela per esserti fermata da queste parti :-)
RispondiEliminaIo al massimo ci scrivo la lista della spesa :-P
RispondiEliminaahahah grazie, il tuo commento mi ha fatto fare una bella risata! Comunque, anche una lista della spesa può rivelarsi inconsapevolmente una cosa bella da nutrire ogni giorno ;-)
RispondiElimina