lunedì 19 ottobre 2015

Siena contemporanea: Verso

Siena: Paesaggi contemporanei della fuga

La sistemazione delle installazioni urbane sparse per Siena Contemporanea 2015 ha avuto luogo in concomitanza con l'inizio della Settimana dell'arte e architettura contemporanea con base nella Sala stretta del Complesso Museale Santa Maria della Scala dove Verso ha presentato i propri progetti attraverso Mostre, Talk, Performance, Workshop, Streaming, Collaterali, Movie e Kidslab.

Cerco di spiegarvi meglio di cosa si è trattato e di cosa si tratta.

Verso è un gruppo di lavoro formato da professionisti e associazioni coordinati da Michela Eremita, storica e cridica d'arte contemporanea, uniti in un impegno dedicato e da dedicare allo sviluppo delle arti contemporanee nella città e nel suo territorio.

Verso è nato dai Tavoli degli Stati generali della Cultura voluti dallʼAmministrazione comunale di Siena e si è evoluto quest'inverno con la stesura di un Documento di intenti e incontri settimanali per preparare il programma per Siena Contemporanea.

Ero curiosa, molto curiosa di capire di cosa si trattava. Ho portato dietro con me per tutta la settimana il programma per verificare gli appuntamenti ai quali eventualmente avrei potuto partecipare, impegni di lavoro permettendo.

Sono andata un po' a naso perché non conoscevo i protagonisti del programma. Posso dire che solo a fine evento ho capito il meccanismo di relazione tra i Talk e i progetti grazie anche alla pazienza di Michela Eremita nel farmi entrare in testa che comunque è ancora tutto in nuce, che l'auspicio è che Verso diventi sempre di più un work in progress che garantisca la possibilità di continuità dell'impegno assunto con il Documento di intenti.

Ora veniamo a noi e al progetto di cui vi voglio raccontare perché secondo me c'è della poesia. Ne ho seguito sia la presentazione nel Talk che il Workshop.

Si tratta di Paesaggi contemporanei della fuga. Un progetto ideato dagli architetti Rachele Bonadio (Pisa) e Annunziata De Comite (Siena) dell'Atelier di Paesaggio Arscape iniziato quest'estate con lo scopo di mappare i paesaggi contemporanei (reali o invisibili) della fuga a Siena per creare consapevolezza dei punti strategici della città.

Siena: Paesaggi contemporanei della fuga

Cosa vuol dire in pratica? vuol dire che l'estate scorsa sono stati distribuiti da Arscape dei taccuini (quelli che vedete nella foto e che erano esposti nella Sala stretta in un'installazione) ad un campione di centocinquanta persone tra residenti a Siena e non, lavoratori pendolari, studenti e frequentatori abituali della città chiedendo loro di rispondere alla domanda "Qual è il luogo della fuga nella Siena odierna?"; luogo reale (fisico, legato all'azione della vita quotidiana) o invisibile (legato a uno stato mentale, a una percezione sensoriale, a un ricordo, etc).

Le percezioni soggettive sui luoghi della fuga nella Siena odierna raccolte nei taccuini sono state interpretate in maniera soggettiva dai progettisti di Arscape che hanno poi elaborato una scala di valori.

Siena: Paesaggi contemporanei della fuga

Questi valori sono stati mappati in diversi modi; ad esempio con la mappa fisica di Siena per vedere a colpo d'occhio i raggruppamenti più densi e i punti di fuga rispetto alla distanza di provenienza.
Siena: Paesaggi contemporanei della fuga



Siccome è venuto fuori che molti hanno indicato come elemento di fuga l'acqua che a Siena anche se ce n'è stata sempre poca non è mai mancata, vedi i bottini,  ai progettisti è venuto in mente di mappare i valori in una Siena composta da diverse isole sul mare.

Siena: Paesaggi contemporanei della fuga



Allora, la prima cosa che mi sono chiesta è stata: ma dove ero io quando hanno distribuito i taccuini? mi sarebbe piaciuto tantissimo partecipare.

Ho svelato questo desiderio a Rachele che ha subito provveduto a dotarmi di un taccuino. Il progetto infatti non si è concluso anche perché queste informazioni, queste mappe, potrebbero utilizzarsi in tanti modi e si potrebbe coinvolgere altre categorie.

Ad esempio io ho pensato che mi piacerebbe tantissimo sapere quali sono i luoghi reali e immaginari dei bambini. Sarebbe interessante anche per il mio lavoro, per consigliare meglio le famiglie che soggiornano in albergo.

E poi ci vedrei subito una bella pubblicazione oppure una App interattiva oppure un racconto su Steller.

Non sembra anche a voi che ci sia molta poesia in tutto questo? Sono certa che vi state già chiedendo qual è il vostro luogo della fuga a Siena oppure nella città dove abitate. Che poi, state attenti; il punto di fuga potrebbe essere anche in un altro luogo, eh!, diverso da quello dove vi trovate. E' emerso anche questo dal progetto.

Un altro progetto curioso è stato quello intitolato Imprimersi - Partitura per un muro
Azione partecipata per la creazione di un'opera d'arte collettiva proposto da Fare Mente Locale.

Cito dal cartoncino di presentazione: Imprimersi è un'installazione site relative che vuole essere soprattutto un momento di condivisione e partecipazione dove coloro che visitano ed abitano lo spazio concretizzano la loro esperienza artistica attraverso un gesto comune e familiare. Il partecipante verrà munito di un martello e di un chiodo che pianterà nella posizione e alla profondità che egli stesso desidera. Il gesto di imprimere un chiodo sul muro descrive la propria capacità di abitare uno spazio, che diviene luogo dal momento stesso in cui viene attivato, partecipato e vissuto dalle persone.

In pratica c'era una parete della Sala stretta del Santa Maria puntellata di chiodi piantati a caso; qualcuno ha detto che richiamava le costellazioni. Ogni chiodo è stato numerato, fotografato e man mano postato su Twitter con riportata la professione di chi aveva piantato il chiodo. Lì per lì non avrei partecipato; nessuno mi ha invitato a farlo (approfitto per dire che forse è mancato, in generale, un servizio di accoglienza al visitatore). Poi un'amica più spigliata di me ha chiesto di cosa si trattava e ci siamo lanciate. Ecco il mio chiodo!
Nota: metto anche la foto tante volte il twit scomparisse ;-)

#0249 #imprimersi #segretaria

La location scelta per l'ultimo Talk di questa Settimana del Contemporaneo, Estetica del buio, sull'opera Stato di grazia (un anno dopo) di Serena Fineschi è stata da sindrome si Stendhal.

Siena: RSVP

Io non immaginavo che a Siena ci fosse un posto così; e infatti non riuscivo ad associare niente all'indirizzo riportato sull'invito che pure è centralissimo: Piazza Postierla.

Ne scrivo qui con disinvoltura (ho avuto un primissimo scrupolo perché di casa privata si tratta) perché, ripensandoci mentre tornavo a casa, mi è tornato in mente RSVP, il progetto indipendente di cultura e partecipazione di qualche anno fa che praticamente apriva le case private di Siena all'arte contemporanea. Tra queste c'era anche quella della collezionista d'arte contemporanea Lucia Cresti, quella appunto dove siamo stati l'altra sera. Lei una padrona di casa perfetta e la sua casa parla da sola.

Come ho detto a Michela Eremita, mi auspico anch'io che Versus possa continuare il percorso intrapreso e che possa contare sul sostegno dell'Amministrazione comunale. Ma se anche ciò non fosse possibile, credere nel progetto fino a trovare uno sponsor o qualche alternativa per le risorse finanziarie.

2 commenti:

  1. Desidero un taccuino , come faccio?

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  2. Salve Mila,
    prova a contattare Rachele o Nunzia.
    Trovi le loro e-mail nella pagina 'Contatti' del loro sito: http://arscape.it/

    RispondiElimina

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