sabato 30 maggio 2015

Chiostro dell'Abbazia di Torri

Chiostro di Torri

Eleganza, equilibrio, cura del dettaglio, colore, vita, gratitudine, gioia, serenità, bellezza, pace sono le sensazioni che la visita del Chiostro romanico dell'Abbazia di Santa Mustiola a Torri, frazione di Sovicille in provincia di Siena, ha suscitato in me in occasione della giornata Sovicille delle Meraviglie dello scorso 23 maggio che ha visto l'apertura di pievi, castelli, ville e giardini della Montagnola senese solitamente chiusi al pubblico o comunque con orario ristretto di visita.


E' stata l'occasione per realizzare il n. 89 delle mie #100cosedafareprimadimorire e ne sono stra felice.


Le notizie storiche sul Chiostro di Torri sono scarse ed è per questo che non ci sono pubblicazioni monografiche; ciò non toglie - anzi aggiunge - fascino alla sua visione.


Il Chiostro di Torri è suddiviso in tre ordini sovrapposti di logge

Il primo, quello più antico risalente al 'Duecento, è fatto con marmi policromi bianchi, rossi e nero-verdi; il secondo, del 'Trecento, è fatto di mattoni e il terzo, del 'Quattrocento, è fatto di legno.


Non si tratta del solito 'chiostro', magari ben tenuto, con colonnine diversificate (tonde, ottagonali, lisce, decorate a basso rilievo) e capitelli più o meno decorati. No. 

Qui i capitelli rappresentano soggetti naturali e sono quasi la meno. 

La vera particolarità del Chiostro di Torri sono le rappresentazioni scolpite nei pulvini del primo ordine di logge (il pulvino è l'elemento architettonico strutturale a forma di tronco di piramide rovesciata, posto tra il capitello e l'imposta dell'arco). 

Vanno guardate una per una e da tutti e quattro i lati!


Scene della Bibbia, uccelli, quadrupedi, mostri, sirene, geometrie ed elementi enigmatici popolano questi pulvini.


Siccome sono davvero tante le rappresentazioni ho pensato di riportare qui una carrellata di immagini scrivendo come didascalia quello che io vedo, aiutata dalle mie conoscenze e dai libri consultati, mettendo a volte a confronto la mia visione con altre immagini che la mia mente mi ripropone. 

Vi piace l'dea? spero di sì.


Là dove non sono riuscita ad identificare ciò che vedo, chiederò il vostro aiuto

Magari qualcuno di voi che mi legge è ferrato nella simbologia romanico gotica oppure ha visto molte chiese romaniche e gotiche e quindi ha familiarità con queste rappresentazioni. 

Vediamo un po' cosa ne viene fuori.


Iniziamo allora. 

L'ordine è rigorosamente sparso. 

Una sola raccomandazione: fate caricare tutte le immagini sul vostro computer o device prima di far scorrere la pagina perché sono tante le immagini ma ne vale la pena, secondo me.


Questo intanto è l'ambiente dove affacciano la Chiesa delle SS. Trinità e Mustiola a destra e il Chiostro di Torri davanti a noi, in fondo.

Torri


Oltrepassata la soglia inizia la meraviglia.

Chiostro di Torri: offerta di Caino e Abele al Signore

L'offerta di Caino e Abele al Signore

Chiostro di Torri: l'uccisione di Abele

L'uccisione di Abele

Chiostro di Torri: Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre prima della tentazione

Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre prima della tentazione

Chiostro di Torri: Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre dopo la tentazione

Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre dopo la tentazione

Chiostro di Torri: Angelo con spada

Angelo con spada. Trovandosi nei paraggi di Adamo ed Eva, potrebbe trattarsi dell'angelo che li caccia dal Paradiso Terrestre brandendo una spada?

Chiostro di Torri

Questa raffigurazione si trova nel basamento, in basso in corrispondenza di uno degli accessi al centro del Chiostro. 

Io vedo un uccello ma non capisco se quello che ha in bocca è un fiore o cosa. 

Se mi rifaccio all'interpretazione che Gianfranco Jacopo Jacopozzi* dà della penultima foto che ho pubblicato potremmo dire che si tratta di una nuvoletta quindi tipo un uccello parlante? 

Secondo voi di cosa si tratta?

Chiostro di Torri: Grifone che divora un pesce

Grifone che divora un pesce. Questo fa pendant con l'uccello precedente, ll grifone è mostro favoloso con testa e artigli d'aquila, corpo e zampe posteriori da leone.

Chiostro di Torri: la colomba torna nell'Arca di Noè con un ramoscello d'ulivo

La colomba torna nell'Arca di Noè con un ramoscello d'ulivo

Chiostro di Torri

Secondo voi si tratta di una figura orante? Quello che mi fare venire il dubbio è l'aureola. Potrebbe essere Dio relativamente alle scene di Adamo ed Eva oppure Noè relativamente alla colomba con il ramoscello d'ulivo?

Chiostro di Torri: colombe che si fronteggiano

Colombe che si fronteggiano. Stanno forse attingendo la rugiada da una pianta?

Chiostro di Torri

Pigne o vite? Il porcellino a sinistra mi sarebbe piaciuto tanto fosse stato una 'cinta' senese ma manca la fascia :-)

Chiostro di Torri: due quadrupedi si allontanano da tèrgo

Due quadrupedi si allontanano da tèrgo

Chiostro di Torri: uccello con pigna in bocca

Uccello con pigna o grappolo d'uva in bocca

Chiostro di Torri: albero della vita

Albero della vita. Come non pensare all'albero della vita di Expo Milano 2015? :-)

Chiostro di Torri

A me questa forma ricorda la mandorla nella quale talvolta è inserito Gesù o la Madonna assunta in cielo. In questo caso mancherebbe la figura all'interno. Cosa ne pensate? 

Chiostro di Torri

Si tratta chiaramente di uno stemma; quale però?

Chiostro di Torri: due uccelli con i colli intrecciati

Due uccelli con i colli intrecciati

Chiostro di Torri: due quadrupedi che si fronteggiano e si porgono una zampa a vicenda

Due animali si fronteggiano e si porgono una zampa a vicenda oppure stanno per fare la lotta? 

Chiostro di Torri: due animali si mordono la coda

Due animali si mordono la coda

Chiostro di Torri

Scacchiera?

Chiostro di Torri: ruota

Ruota. E mi viene in mente la ruota che rappresenta il potere temporale nel Pavimento del Duomo di Siena.

Chiostro di Torri: testa di drago simile a quella di un uomo

Testa di drago simile a quella di un uomo

Chiostro di Torri: fiore con otto petali

Fiore con otto petali oppure stella a otto punte?

Chiostro di Torri

Forma vegetale?

Chiostro di Torri: ascia

Ascia

Chiostro di Torri: conchiglia

Conchiglia

Chiostro di Torri

Vite o melograno?

Chiostro di Torri: due draghi con lingua protesa

Due draghi (secondo Gianfranco Jacopo Jacopozzi*; a me sembrano più topi giganti) con lingua protesa. Voi cosa ci vedete?

Chiostro di Torri: due draghi con lingua protesa

Due animali con i colli intrecciati e le teste giù

Chiostro di Torri: due uccelli con i colli intrecciati

Due uccelli con i colli intrecciati e le teste giù

Chiostro di Torri

Non so a voi ma a me ha ricordato subito la squadra e compasso della massoneria

Chiostro di Torri: testa di toro

Testa di toro

Chiostro di Torri: serena bicaudata

Sirena bicaudata. Non è inusuale trovarla rappresentata in ambito romanico. A volte è più stravagante come ad esempio quella della Pieve di San Pietro a Gropina che ho visto tanti anni fa. Anche per le strade di Siena abbiamo una sirena bicaudata; si trova in Via dei Rossi. Non è romanica però!

Chiostro di Torri: Melograno

Melograno secondo Gianfranco Jacopo Jacopozzi*. Secondo voi?

Chiostro di Torri

Ho fatto questa foto perchè non so di che tipo di piante si tratti; forse ulivo quello a destra e quello a sinistra?

Chiostro di Torri: fiore di loto chiuso

Fiore di loto chiuso sempre secondo Gianfranco Jacopo Jacopozzi*.

Chiostro di Torri: drago

Drago con nuvoletta secondo Gianfranco Jacopo Jacopozzi* A me ricorda il cane dell'Agip con la lingua di fuoco :-)

Chiostro di Torri: serpenti

Questi serpenti si trovano in una delle colonnine del Chiostro.


Se siete arrivati fin qui vi meritate un regalo! Ecco una piccola sorpresa. 

Quando sono andata la prima volta a Torri il Chiostro era chiuso, lo sapevo; ma ci fu qualcos'altro a sorprendermi e cioè l'improvviso gorgheggiare di una voce lirica che veniva fuori da una finestra.

Approfittai per cristallizzare quel momento in un brevissimo video su Vine. 

Eccolo qua!




Spero vi sia piaciuto questo excursus per i pulvini del Chiostro di Torri. 

Sappiate che quelli che non ho fotografato sono comunque da vedere!


Informazione praticissima: il Chiostro è aperto il lunedì e venerdì mattina (non festivi) dalle 9 alle 12. D'estate ci fanno anche i concerti quindi tenete d'occhio il sito dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena o della Pro Loco di Sovicille.


P.S. non dimenticate di provare a rispondere alla mie domande; come direbbe un mio amico di Roma 'se fa pe sta insieme' :-)





* Il soave sorriso della Sirena di Gianfranco Jacopo Jacopozzi
Associazione Pro Loco Sovicille
Edizioni Cantagalli - 2008

lunedì 25 maggio 2015

Shopping a Siena

Shopping a Siena: outfit Galleria

Per il progetto #insiders* questa volta sarò la vostra personal shopper e vi porterò a fare shopping a Siena nei miei negozi preferiti, limitatamente all'abbigliamento femminile; quindi vi darò indicazioni precise per acquistare borse, scarpe, vestiti, biancheria intima, cappelli, trucchi, parrucco e gioielli.

Non citerò tutti i franchising, anche di qualità, presenti a Siena, compresi quelli stranieri, perché li trovate in qualsiasi città italiana, intesi? Che poi sono quelli dove solitamente faccio acquisti anch'io per l'outfit giornaliero, eh!

Bene, allora possiamo iniziare il nostro shopping tour per le vie di Siena dove sicuramente scopriremo le ultime tendenze della moda.

Intanto, cartina di Siena alla mano, analogica o digitale che sia (io vi consiglio di scaricare la App CityMaps2Go), evidenziate le vie  principali dello shopping in centro a Siena: Via Montanini, Banchi di Sopra, Via di Città.

Per lo shopping fuori le mura di Siena abbiamo la zona commerciale in Strada Massetana Romana, dove si può passare comodamente da un negozio all'altro dopo aver parcheggiato la macchina mentre dalla parte opposta della città -più o meno-  abbiamo da qualche anno il Centro Commerciale Porta Siena davanti alla Stazione dei treni.

Detto questo facciamo finta che dobbiate fare shopping per un'occasione speciale, tanto speciale che volete acquistare tutto ma proprio tutto, e facciamo finta anche che io intuisca che avete i miei stessi gusti. Dove vi porterei? nei negozi dove almeno una volta ho fatto acquisti - ma sempre tanto windows shopping ;-) - ad eccezione della 'modista', perché ad oggi non ho mai indossato un cappello per un'occasione speciale, e del parrucco.

Allora, tanto per incominciare, per un bel vestito o tailleur vi porterei nei miei due negozi preferiti a Siena e cioè Futuro's, in Via Montanini, e Galleria in Strada Massetana Romana.

Shopping a Siena: Futuro's

Come mai? Perché so che lì troveremmo di sicuro qualcosa di particolare, elegante e sbarazzino delle migliori marche italiane ma anche straniere.

Anni fa da Futuro's ho acquistato un completo Tunnel nero che ho adorato! Era composto da pantaloni a zampa di elefante e giacca stretta in vita di una stoffa morbida con effetto stropicciato. Avete presente quando si dice di un abito che 'cade proprio bene'? ecco, è stato proprio così per me quella volta.

Della Galleria invece ho ancora due vestitini estivi, uno tutto plissettato color viola di Hoss (quello che indosso nella prima foto di questo post; ero a casa di amici in Venezuela e hanno apprezzato moltissimo il mio outfit) e l'altro un tubino nero di Legatte Jeans, acquistati entrambi in contemporanea per assistere ad un esordio teatrale, tanto mi erano piaciuti.

Ovviamente alla fine ho indossato quello nero :-)

Prima di proseguire bisogna che vi sveli un segreto e cioè che i titolari della Galleria sono i proprietari dell'albergo dove lavoro attualmente a Siena. E' stato grazie a questa coincidenza che ho scoperto il loro negozio. Io non guido perché non ho la patente e preferisco quindi di gran lunga fare shopping in centro; ma per la Galleria faccio uno strappo alla regola e prendo l'autobus se l'occasione è davvero speciale anche perché un po' di sconto me lo fanno sempre.

Per quanto riguarda le scarpe non ho dubbi, vi porterei da Romas in Banchi di Sopra e Honey in Via di Città.

E la borsa? rivoglioFabiGiàNazzarenoGabrielliUffaaaa!!!! Scherzo; ma non troppo.

Per una bella borsa vi porterei da Falchini e Cardinali in Banchi di Sotto e dal Franchi in Banchi di Sopra. Tutti offrono una vasta varietà di borse di molteplici marche italiane e non. Un nome per tutti? Moschino.

Sembra che ci sia tutto e invece no, manca il sopra (cappotto, piumino, spolverino, impermeabile che sia) e qui non ho dubbi: Galleria in Massetana Romana.

Dunque, se ben ricordo abbiamo detto che per l'occasione volete comprarvi tutto nuovo; bene allora bisogna pensare anche alla biancheria intima. Un nome per tutti: Barbara in Via Montanini dove troverete biancheria intima esclusivamente di Twin Set. Questa boutique si è trasformata nel tempo e oggi offre anche una vasta scelta di abbigliamento e di costumi da bagno. C'è davvero l'imbarazzo della scelta!

Cappello sì cappello no? se siete in vena Brittish allora vi porterei in Via Cecco Angiolieri da Momi.

Shopping a Siena: Momi
Foto credits: momicappelli.it

Per il trucco invece mi farei consigliare da Mirella in Via Montanini.

E ora il tocco finale: i gioielli. No, non sto scherzando. Ho il posto giusto per un gioiello importante, nel caso l'occasione sia più che speciale e abbiate vinto al gratta e vinci, oppure per un monile economico e alla moda. Si tratta di Acquamarine in Via dei Rossi.

A questo punto mi sembra che davvero non manchi niente anche se... devo confessarvi un segreto... tornando a quel famoso completo nero, sapete dove ho acquistato il sottogiacca?.... al Mercato di Siena del mercoledì mattina a La Lizza! :-D

Shopping a Siena: mercato del mercoledì a La Lizza

Ebbene sì; mi erano venuti un po' i sensi di colpa per lo shopping compulsivo. Tuttavia vi dirò, al mercato trovai proprio il capo giusto: una camicetta chiara anche lei dall'effetto stropicciato, che insieme alle bellissime sabot acquistate da FabiGiàNazzarenoGabrielli, oggi sostituito da una bottega del tartufo...,  alleggerivano il tutto. Mi sentivo molto sexy ;-)

A questo punto vi vedrei già, una volta tornate a casa, fare come faccio sempre io e cioè mettere gli acquisti sul letto, dare un'ultima occhiata d'approvazione e poi fare la prova generale indossando tutto. Adoro questo momento!

Mi sono limitata allo shopping femminile; ma se state cercando qualche dritta per lo shopping maschile ma anche per bambini e giovani, chiedetemi pure nei commenti.

Fare shopping è troppo divertente!

Per quanto mi riguarda ne ricordo uno in particolare che è entrato di diritto nelle mie #100cosedafareprimadimorire (vedi n. 25)

E voi, amate fare shopping d'abbigliamento oppure preferito altro genere?

(*) questo post fa parte del Progetto Insiders. Pillole di Travelblogging lanciato da Trippando.com

lunedì 18 maggio 2015

Vuoi essere pozzo o stagno?

Siena: pozzo in Via Pantaneto 13

Tratto da Ricominciare da sé di Osho
Oscar Mondadori Editore

"Quando qualcuno vuole scavare un pozzo inizia rimuovendo la terra e le pietre, dopo di che l’acqua comincia a filtrare dalle pareti del pozzo fino a riempirlo. L’acqua c’era già, non era necessario portarla lì; occorreva solo rimuovere le pietre e gli strati di terra. C’erano delle ostruzioni, degli ostacoli e, dopo averli rimossi, l’acqua è apparsa. Non occorreva portare l’acqua al pozzo, era già presente. Era necessario solo rimuovere le ostruzioni.

La conoscenza è già presente in te, non c’è bisogno che tu la prenda in prestito da qualcun altro. Le sue sorgenti sono nascoste in te: devi solo scavare per rimuovere gli ostacoli – le pietre e la terra – che l’ostruiscono. A quel punto cominceranno ad apparire in te le sorgenti della conoscenza.

Siena: pozzo in Piazzetta Luigi Bonelli 1

Ma puoi costruire un pozzo oppure uno stagno. Costruire uno stagno è una cosa diversa. Per farlo non hai bisogno di cercare una sorgente naturale d’acqua: il metodo è esattamente l’opposto di quello usato per costruire un pozzo.  Per costruire uno stagno, non hai bisogno di scavare per rimuovere le pietre e la terra; al contrario, devi prelevarli da qualche altro luogo e portarli lì per usarli come bacino. E dopo aver costruito il bacino, l’acqua non arriverà da sola: dovrai prenderla dal pozzo di qualcun altro per farla arrivare allo stagno. In superficie lo stagno ti dà l’illusione di essere un pozzo. Sembra un pozzo: puoi vedere l’acqua in uno stagno così come la vedi in un pozzo, ma la differenza tra i due è la stessa che esiste tra la Terra e il Cielo. La prima differenza è che lo stagno non ha acqua propria.

Siena: vasca nell'Orto Botanico

In questo mondo, nessuna sete dell’uomo verrà spenta da qualcosa che non sia suo. Tutto ciò che esiste in uno stagno è preso in prestito; in poco tempo diventa fermo e stantio perché tutto ciò che è preso in prestito non è vivo, è morto. L’acqua di uno stagno è ferma, imputridisce e in breve emana cattivo odore. Il pozzo invece ha una propria sorgente e la sua acqua non diventa mai stantia; un pozzo vive grazie a un proprio flusso sorgivo.

Nello stagno e nel pozzo accadono due processi  differenti. Lo stagno ha paura che qualcuno gli porti via l’acqua, perché senza rimarrà vuoto. Il pozzo invece vuole che qualcuno prelevi la sua acqua, affinché possa sgorgarne di più fresca e più viva. Il pozzo grida: “Prendete la mia acqua, voglio condividerla!”. Lo stagno urla: “State lontani. Non toccate la mia acqua, non prendetela!” Lo stagno desidera qualcuno che abbia acqua da portagli, per immetterla nel suo bacino e aumentare il volume. Ma se qualcuno ha un secchio, il pozzo desidera che costui si avvicini e prelevi la sua acqua: così potrà liberarsi dall’acqua vecchia e dalla sua sorgente sgorgherà acqua nuova.  Il pozzo vuole condividere, lo stagno vuole trattenere. Il pozzo ha ruscelli sotterranei connessi con l’oceano: sembra piccolo, ma in profondità è collegato con l’infinito. Per quanto grande possa sembrare, lo stagno invece non è collegato con nient’altro: termina in se stesso, è chiuso. Non ha ruscelli sotterranei: non ha modo di collegarsi con l’infinito.

Siena: pozzo in Via Montanini 92

Se qualcuno si avvicinasse a uno stagno e gli parlasse dell’oceano, scoppierebbe in una risata e risponderebbe: “Non esiste niente di simile. Tutto è uno stagno. L’oceano non esiste affatto.” Lo stagno non ha alcuna idea dell’oceano.

Se qualcuno invece esprimesse apprezzamenti sulla bellezza del pozzo, questo penserebbe: “Che cosa c’è di mio? Tutto proviene dall’oceano. Io che cosa sono? Tutto ciò che arriva in me è collegato a qualcos’altro di molto lontano”. Un pozzo non può avere un “io” né la sensazione : “Io sono”; invece uno stagno ha un ego e la sensazione: “Io sono.” La cosa interessante da notare è che il pozzo è vasto, invece lo stagno è limitato; il pozzo ha una ricchezza propria, lo stagno non ne ha alcuna.

Siena: pozzo di Palazzo Patrizi in Via di Città

La mente umana può diventare un pozzo oppure uno stagno: queste sono le uniche due possibilità che ha per evolversi; quando diventa uno stagno, piano piano conduce l’uomo alla pazzia."

Dopo questa riflessione di Osho ripropongo vi ripropongo la domanda che ho messo come titolo a questo post: vuoi essere pozzo o stagno? Io pozzo!

lunedì 11 maggio 2015

#100cosedafareprimadimorire



Se anche a voi piace fare le liste, siate i benvenuti in questo post!

La scena della 'lista del capolinea' tratta dal film Non è mai troppo tardi con Morgan Freeman e Jack Nicholson credo abbia ispirato molte persone.

Lavorando in albergo mi è capitato di venire a sapere dai clienti che ad esempio assistere al Palio di Siena dai palchi o dalle terrazze di Piazza del Campo era nella loro 'bucket list' (in effetti lo troverete anche nella mia lista)

Da un po' di settimane su Twitter seguo l'hashtag #100cosedafareprimadimorire e dopo aver letto tanti sogni, ho deciso di buttar giù anch'io la mia lista; non si sa mai che anch'io trovi un amico che mi dica 'Non stare a preoccuparti dei soldi, ne ho io per te e per me' come dice Edward (Jack Nicholson) a Carter (Morgan Freeman) nel film :-)

Le cose barrate in nero sono quelle che ho realizzato prima di questo post perché già nel mio cassetto dei sogni prima di questo gioco; quelle barrate in rosso sono quelle realizzate dopo la scrittura del post.

Ecco quindi la mia lista, talvolta anche con la fonte dalla quale ho tratto ispirazione.

1 Vedere il Palio di Siena dal palco davanti alla Mossa
Ascoltare un'opera lirica all'Arena di Verona (per la precisione ho visto Madame Butterfly di Giacomo Puccini)
3 Salire sulla Torre di Pisa
4 Visitare Gli Uffizi
5 Visitare una delle Catacombe di Roma
6 Visitare i Bottini di Siena
7 Visitare il Museo Van Gogh ad Amsterdam
8 Visitare il Museo del Prado a Madrid
9 Visitare il Museo del Louvre a Parigi (sono stata a Parigi nel 1998 e il Museo è stato chiuso per sciopero per tutti i 5 giorni del mio soggiorno grrrr)
10 Visitare il Museo d'Orsay a Parigi
11 Dormire nel deserto, ispirata dal post Una settimana in Giordania di Manuela Vitulli
12 Visitare il Monastero di Santa Maria de Gerri in Catalonia, ispirata dalla lettura del libro Io confesso di Jaume Cabré
13 Vedere le Pitture rupestri di Altamira
14 Visitare il Museo Capodimonte per vedere La parabola dei ciechi di Pieter Brueghel, ispirata dalla lettura del libro Il frutto del fuoco di Elias Canetti
15 Andare al Teatro di Epidauro in Grecia, ispirata dal libro Il colosso di Marussi di Henry Miller
16 Camminare sulla Grande Muraglia in Cina, ispirata da The Lovers di Marina Abramovic e Ulay
17 Visitare la Rothko Chapel a Houston
18 Vedere la Deposizione dell'Antelami a Parma
19 Visitare i Musei Vaticani e la Cappella Sistina a Roma
20 Visitare il Gughenheim di Venezia
21 Andare a cena Da Divo a Siena
22 Partire all'improvviso per un viaggio (è successo nel 1998 per Playa del Carmen con un solo giorno di preavviso al posto di qualcuno impossibilitato a partire all'ultimo minuto; grazie Gaia!)
23 Vedere l'alba dal cratere  del vulcano di Ljen a Java, ispirata dal post Tour dell'Indonesia di Cristina Pasin
24 Visitare New York
25 Girare per negozi nella via dello shoppping di una grande città, indossare abiti belli e scegliere quello giusto per un occasione speciale (è successo tanti anni fa a Firenze per il matrimonio di mia sorella. Che divertimento!)
26 Visitare il Ricetto di Candelo ispirata dal post La storia sotto casa: il Ricetto di Candelo di Silvia Cartotto ✏️ Alessandra si è offerta come guida; ci conto!
27 Salire sulla Cupola del Brunelleschi e sul Campanile di Giotto a Firenze
28 Salire sulla Cupola di San Pietro a Roma
29 Visitare Panama, ispirata da un servizio di Alle falde del Kilimangiaro
31 Stare una settimana a Tahiti, ispirata dalle foto di Elisa Paterlini
32 Vedere il Ponte del Diavolo di Borgo a Mezzano, ispirata dal libro di fotografie Toscana, i luoghi dell'armonia di Andrea Bonfanti
33 Vedere la cascata Salto Angel in Venezuela
35 Vedere dal vivo opere di Giuseppe Penone
36 Dormire a l'Hotel Eremito in Umbria
37 Visitare Urbino
38 Visitare Torino
39 Dormire all'Hotel Novecento a Venezia
40 Visitare Matera
41 Visitare Tangeri, ispirata dalla lettura del libro Il tè nel deserto di Paul Bowles
42 Vedere le Piramidi d'Egitto
43 Prendere il Treno Natura da Siena
44 Dormire in un Faro
47 Visitare il Tempio Borobudur a Bali, ispirata dal post Il Borobudur, il cammino spirituale dei buddisti di Valentina Miozzo
48 Fare un giro in mongolfiera su Siena
49 Fare un giro in gondola a Venezia
51 Visitare Lecce e il suo Barocco
52 Mangiare in un trabucco, ispirata dal post Memorie del passato, a pranzo in un trabucco di Elisa Paterlini
53 Tornare in Venezuela, il mio paese nativo; è successo nel 2010, dopo 30 anni dal mio trasferimento in Italia. E' stato bellissimo!
54 Vedere gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova
53 Vedere i mosaici delle Basiliche di Ravenna
54 Vedere gli affreschi di Tommaso da Modena nella Sala capitolare del Convento di San Nicolò a Treviso
55 Visitare Fidenza, ispirata dal libro Colui che ritorna di Sed C. de Luca ✏️ Paola si è offerta come guida; ci conto!
56 Visitare Lisbona, ispirata dal film Treno di notte per Lisbona
57 Visitare Avila, ispirata da una ricerca che ho fatto tanti anni fa sull'Oratorio dell'Istituto Santa Teresa di Siena dedicato a Santa Teresa d'Avila
58 Andare nei paesi nativi dei miei attuali colleghi di lavoro: Bolivia, Ecuador, Filippine, Sri Lanka
59 Visitare la National Gallery di Londra
61 Visitare l'Art Institute di Chicago, ispirata dalle foto di Guillermo Solana
62 Visitare il Castello di Sammezzano, ispirata dalle foto di Francesca de Munari
63 Visitare Seattle, location di tanti film visti al cinema e ambientati lì
64 Visitare il Giappone, da quando ho iniziato a leggere autori giapponesi
65 Fare una foto davanti alla Cappella di Vitaleta nella Val d'Orcia
66 Trascorrere un periodo a Candicasa, ispirata dal post Vita d'ashram di Cabiria Magni
67 Visitare Angkor Wat in Cambogia, ispirata dal programma TV Pechino Express, dalle foto di Steve McCurry e dai post di tanti travel blogger che seguo
68 Prenotare trattamenti per una settimana in un centro benessere super in qualsiasi posto del mondo
69 Vedere le tavolette sparse per i Musei del mondo della Maestà di Duccio di Buoninsegna (Washington, Washington DC, Budapest, Fort Worth Texas, Londra, Madrid)
70 Andare in Africa, ispirata dal film La mia Africa e dalle bellissime foto pubblicate da Elisabetta
71 Leggere Massa e Potere di Elias Canetti
72 Tornare a vedere gli scavi di Pompei, ero troppo piccola e ricordo pochissimo
73 Visitare i canyon della Monument Valley nello Utah, ispirata dalle foto di Elisa Pasino
74 Vedere le opere di Alberto Burri a Palazzo Albizzini e agli Ex Seccatoi di tabacco a Città di Castello
75 Dormire al Portrait Suites di Roma
76 Prenotare una vacanza olistica in Puglia, ispirata dal post Le filosofie olistiche per un turismo consapevole e di benessere in Puglia di Francesca Barbieri
77 Fare un corso di cucina
78 Vedere un musical a New York o a Londra
78 Visitare Pitigliano
79 Stare una settimana in un posto di mare nei Caraibi e visitare ogni giorno un isola diversa
80 Visitare il Giardino dei Tarocchi di Capalbio
81 Visitare il Parco delle sculture del Chianti a Pievasciata
83 Vedere un tramonto memorabile (è successo a Lima, in Perù)
84 Visitare la Cattedrale di Trani, ispirata dai libri di Storia dell'Arte
85 Andare in Thailandia a conoscere Andrea Bicini e ingaggiarlo come guida!
86 Riaprire l'Istituto Santa Teresa di Siena e farci qualcosa di bello tipo un Conservatorio di musica oppure trasferirci la Corte dei Miracoli di Siena dove, detto per inciso, frequento un corso di Yoga
87 Vedere i Mosaici della Villa romana del Casale in Piazza Amerini ad Enna
88 Laurearmi in Storia dell'Arte
89 Vedere il Chiostro dell'Abbazia di Santa Mustiola a Torri (SI)
90 Visitare il Castello di Belcaro (SI)
91 Andare alla Cena della Vittoria della Contrada della Lupa a Siena... (è dal 1989 che questa contrada non vince il Palio e in più ho un nipote lupaiolo!)
92 Andare a Venezia durante il Carnevale
93 Vivere per un mese a Madrid, conoscere di persona i contatti virtuali su Twitter e seguire tutte le visite guidate e le lezioni monografiche possibili che riguardano l'arte
94 Comprare una casa
95 Dormire anche solo una notte nell'appartamento I balconcini a Siena per svegliarmi la mattina con la vista su Piazza del Campo
96 Acquistare un'opera d'arte da mettere come testata del mio letto
97 Riuscire a fare Bakasana (posizione del corvo a Yoga)
98 Fare un corso di sopravvivenza
99 Andare a Capo Comino in Sardegna
100 Trascorrere una settimana a La Colonia Tovar in Venezuela, luogo delle vacanze della mia infanzia

100 + 1 Purificare il più possibile il mio karma prima della dipartita ;-)

Che ve ne pare? riuscirò a realizzare tutte queste cose?

Se avete qualche sogno in comune con me mi piacerebbe saperlo come anche se avete un sogno che vi sembra davvero irrealizzabile. Magari scrivendolo sembrerà già più raggiungibile.

lunedì 4 maggio 2015

Chiesa di San Pietro a Cedda

Chiesa di San Pietro a Cedda

La Chiesa di San Pietro a Cedda è una tipica chiesa rurale senese in pietra con tetto a capanna risalente al 1040.

Per raggiungerla: uscita Poggibonsi Nord; SS 429 per Castellina in Chianti. Dopo cinque chilometri sulla destra: Cedda.

Uno dei miei rammarici per non aver preso la patente, nonostante le molteplici guide fatte, è di non poter andare in giro per la campagna senese e fermarmi ad ogni segnaletica marrone che indica la presenza di una pieve.

L'alternativa è di andare a colpo sicuro (tutte queste pievi non sono normalmente aperte) con il volontario/a (si fa per dire) di turno disposto a scarrozzarmi.

Lo scorso 26 aprile la Chiesa di San Pietro a Cedda è stata aperta al pubblico grazie ai volontari di Pievi Romaniche della Toscana e oltre e io ne ho approfittato per visitarla.

Che meraviglia!

Ci ha fatto da guida Stefano Mori e come di consueto ecco il mio reportage.

Solitamente siamo portati a chiamare 'pievi' tutte le chiese romaniche che puntellano la campagna senese, indistintamente. In realtà nel Medioevo c'era una specie di gerarchia a capo della quale c'era la 'pieve' e poi le 'canoniche'.

L'indizio che ci svela che la Chiesa di San Pietro a Cedda è una canonica e non una pieve è la mancanza di fonte battesimale originario.

Non e il mio intento fare qui una disquisizione sull'argomento anche perché non ne sarei in grado. Per questo vi rimando in Biblioteca mentre io proseguo con il mio reportage.

La facciata della Chiesa di San Pietro a Cedda presenta un portale con architrave scolpito con motivi ornamentali e croce al centro e una finestra bifora.

Originariamente presentava un campaniletto a vela tipico delle canoniche.  Il campanile che vediamo oggi, tipico delle pievi,  era in realtà una colombaia ed è diventato torre campanaria nell'Ottocento. Forse è stata utilizzata come torre di avvistamento.

All'interno la Chiesa presenta una copertura a capriate lignee ed un'unica navata con abside.

La struttura è originaria tranne che per il pavimento. Infatti è stato rialzato di circa sessanta centimetri. Anticamente quando si entrava in Chiesa si scendevano tre scalini il che non era una cosa inconsueta.

A metà circa della navata un grande arco delimita il presbiterio dalla zona dei fedeli. Le semicolonne sulle quali poggia l'arco presentano dei capitelli decorati con fanciulli e viti, motivo ricorrente nelle chiese romaniche e per sincretismo, lì dove non fatto appositamente, riconducibile alla risurrezione di Cristo.

"La vite infatti, forse più di ogni altra pianta, perdendo quasi di colpo le foglie e apparentemente seccandosi alle soglie dell'inverno, sembra che muoia.  In modo altrettanto rapido e vistoso 'rinasce' in primavera, segnando così visibilmente il ciclo di morte e resurrezione della natura." (cit Pieve Romaniche di Silvio Bernardini)

Chiesa di San Pietro a Cedda

Appena prima si scorgono due mensole, una con un volto di uomo/donna con le mani alzate, l'orante. "Il gesto può essere interpretato come un gesto epifanico di chi esclama: eccomi!" ( cit. Pievi Toscane di Silvio Bernardini). Servivano per appoggiare una trave destinata ad accogliere le lampade votive; aveva una funzione tipo quella dell'iconostasi nelle chiese ortodosse.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Proseguendo verso l'altare, a sinistra c'è un affresco del 'Duecento che raffigura Santa Cecilia. La riconosciamo solo perché è scritto. Chissà come mai proprio lei.

L’abside presenta un cordulo con decorazioni varie: palme, rosette ed alcuni bassorilievi di animali e uomini.

Al centro una monofora presenta nel suo arco due angeli, alcune rosette, il pellicano e l’agnello di Dio.

Ricorrente in questa chiesa  è  la rappresentazione del pellicano. Nei bestiari gli animali vengono identificati con virtù e vizi. Riguardo al pellicano è scritto che quando non ha da mangiare per i suoi piccoli, si scarnifica il petto.

Non è vero però è una immagine cristologica e la Chiesa ha mantenuto questa credenza/significato tanto che lo troviamo ricamato anche nei paramenti sacri del sacerdote. A dimostrazione di ciò,  Stefano ci ha mostrate la casula indossata dal sacerdote durante la Messa di quella domenica.

Chiesa di San Pietro a Cedda

All'interno dell'abside, a sinistra, c'è un tabernacolo originale per gli olii santi.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Sopra l'abside c'è una apertura a forma di croce che indicava ai pellegrini che in quel luogo avrebbero trovato ospitalità. Infatti i canonici oltre alla vita apostolica di liturgia davano ospitalità ai pellegrini, assistenza ai poveri e gestivano un territorio.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Nella parete di destra si trova il tabernacolo del Santissimo Sacramento. È del 'Quattrocento e sebbene sembri essere fatto in ferro battuto in realtà è pietra serena scolpita.  Bellissimo!

Chiesa di San Pietro a Cedda

Ancora a destra si apre la cosiddetta Porta dei morti: infatti da questa porta i morti  venivano portati nel cimitero.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Interessantissime le decorazioni dell'architrave che indicano la vita dell'uomo cristiano in terra e nell'aldilà. Da sinistra a destra: le rosette indicano la vita, la griglia/setaccio (oggetto familiare ai contadini che frequentavano la Chiesa) indica il giudizio, la croce rappresenta Cristo, l'ulivo rovesciato rappresenta la morte (alcuni intendono la palma come simbolo del martirio), la foglia d'acanto rappresenta l'immortalità.

Usciti dalla torre campanaria possiamo ammirare il suo architrave decorato con rosette, pellicano, croce e in più l'angelo della morte.

Chiesa di San Pietro a Cedda

L'abside esternamente presenta archetti pensili sorretti da colonnette e da piccole mensole a forma di teste umane o bestiali a coronamento e la monofora di richiamo longobardo.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Da questa postazione si può ammirare un bellissimo panorama sulla campagna.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Sembra che io lo faccia apposta e invece non è così; dopo Instagram e Facebook anche qui stavo per dimenticarmi del San Pietro affrescato all'interno della Chiesa sulla parete destra.

Chiesa di San Pietro a Cedda

Se ripenso a quello che ci ha detto Stefano e cioè che durante il Barocco tutte le chiese romaniche sono state scialbate all'interno, mi vengono i brividi!

Che ve ne pare?