"Mira dos veces para ver lo justo. No mires más que una vez para ver lo bello".
— María de Cuenca (@Mariadecuenca) 30 maggio 2013
Guarda due volte per vedere bene. Non guardare più di una volta per vedere il bello.
E' stato questo il modo in cui ho affrontato la gita nella Val d'Orcia minore; quella che fa un po' fatica, per il turista che viene da Siena e ha solo un giorno a disposizione, a rientrare nel tour classico di questa zona i cui must sono Montalcino - Sant'Antimo, Pienza, Montepulciano. A ragione, per carità; ma a chi ha più giorni a disposizione oppure a chi ha la possibilità di tornare da queste parti consiglio senz'altro questi altri gioielli della Val d'Orcia.
Brevi informazioni storiche dei luoghi si trovano all'ingresso di ciascun Borgo ma io questa volta ho preferito farmi sorprendere dalla bellezza del primo sguardo, come ispiratomi da María de Cuenca su Twitter, e cercarmi qualche notizia al rientro dalla gita.
San Quirico d'Orcia si presenta con una cinta muraria in cui sono disseminate delle torrette di controllo, oggi adibite a qualche uso, credo, come mi fa pensare il fatto che abbiano un numero civico. Ha una forma allungata tipo San Gimignano.
Due sono le Porte d'ingresso, Porta Cappuccini e Porta Nuova.
Entrando da Porta Nuova subito a destra ci sono gli Horti Leonini, un grazioso giardino all'italiana aperto al pubblico e ad ingresso gratuito. A delimitare il giardino formale da quello selvatico vi è una scultura con la testa di Giano bifronte.
Due esempi raffinati di romanico senese sono presenti agli estremi di San Quirico, la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta e la Chiesa di Santa Maria.
Camminando lungo la via principale non potrà sfuggire il simbolo del Santa Maria della Scala, una scala sormontata da una croce, visibile in uno dei Palazzi; infatti a San Quirico c'era una sede distaccata, diremo oggi, dell'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena per la cura e l'assistenza dei viandanti che percorrevano la via Francigena.
Bagno Vignoni è un piccolissimo borgo la cui particolarità è la presenza nella Piazza principale di una grande vasca termale con un loggiato laterale. Dicono che di notte con la volta stellata l'impatto sia molto suggestivo. Tutto intorno ci sono locali per mangiare o per degustare prodotti tipici locali. C'è lo stabilimento termale pubblico e anche l'Hotel Le Terme, a due passi di distanza, che offre trattamenti benessere. Per tutti c'è la possibilità di immergere i piedi nella canaletta di acqua sulfurea che dalla vasca scende giù verso il fiume Orcia, nella zona che un tempo ospitava i mulini.
Castiglione d'Orcia la terra natia dell'artista Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta (1410-1480) a cui è intitolata la Piazza principale dove affaccia il Palazzo un tempo sede del Comune. Nella piccola Sala d'Arte di San Giovanni, facente parte del circuito Fondazione Musei Senesi, è possibile ammirare tavole di Simone Martini, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e Giovanni di Paolo.
Rocca d'Orcia il borgo dove si trova la Rocca di Tentennano che già da Bagno Vignoni si mostra alla nostra vista.
Iniziando a salire per il Borgo, conservato molto bene, si arriva subito alla bellissima Piazza della Cisterna dove si trova un secondo pozzo nei pressi di un albero di tiglio che protegge con i suoi rami anche un roseto molto singolare in quanto piantato in un vaso.
Continuando si incontrano due chiese romaniche, quella di San Sebastiano e quella di San Simeone.
Proseguendo nel percorso in salita, dove potrebbe capitarvi di incontrare Taorgo, un signore distinto già novantenne e un tempo sindaco del posto desideroso di raccontarvi la sua storia e l'origine del suo nome così singolare, si arriva finalmente alla Rocca di Tentennano.
L'ingresso è a pagamento. Il prezzo è davvero simbolico e si può fare il biglietto cumulativo con la Sala d'Arte di Castiglione d'Orcia.
Oltrepassata la corte si sale al primo piano da dove è visibile la roccia su cui è stata costruita la Rocca e da lì grazie a moderne scale di ferro con una cinquantina di scalini alti e stretti si arriva in cima da dove il panorama lascia senza fiato e anche il vento si fa sentire!
Extra tip: lungo la via Cassia, a destra venendo da Siena, a sinistra tornando da San Quirico d'Orcia non fatevi sfuggire i Triboli.
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