"Ogni volta ch'io riveggo Siena, con i miei occhi o nella lucida memoria, ciò che di essa più mi soggioga ed incanta non sono i suoi ricordi risplendenti di gloria o di santità, né le sue opere d'arte innumerevoli e varie come fiori in un prato di maggio; ma quella sua anima di fanciulla eterna, soave ed ilare, in solitudine innamorata, dolcissima e tutta passione, fragrante, sognante, con una punta anche di ferocia; anima che da' suoi contrasti trae una nobile e vivace grazia... Siena, civica e paesana, così antica e così adorabilmente ingenua, dal piglio altero, e pur tanto carezzevole, Siena, piccinina!"
Che energia in questa lunga frase, qualcosa di meraviglioso che si disvela ad ogni parola. Bella la scelta, ricordare la propria città con la voce di una grande scrittrice e una grande donna!
RispondiEliminaGrazie Sara!
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