giovedì 21 giugno 2012

#Paradise, il nuovo contest di @Electa Editore

Abbiamo il dovere di mostrare al mondo ciò che siamo stati capaci di fare nella vita.
Joseph Beuys

In cosa consiste il contest?

Nel raccontare il nostro #Paradise, attraverso quelle che siamo soliti chiamare opere di genio. Arte, letteratura, musica. Vale tutto.

In regalo #Paradise, un volume molto poetico.

E qui la mia testolina ha cominciato a spaziare… ma bisogna poi che arrivi al dunque, mi sono detta, perché il termine massimo per partecipare è domani pomeriggio e ci sarà tempo poi per continuare con le divagazione che un tale spunto ti ha dato.

Prima di fare il mio elenco, mi piace riportare qui la parte dello Zibaldone in cui Leopardi definisce il valore delle ‘opere di genio’.
Carta 259,1 Ott.1820

Hanno questo di proprio le opere di genio, che quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l'inevitabile infelicità della vita, quando anche esprimano le più terribili disperazioni, tuttavia, ad un animo grande che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, servono sempre di consolazione.

A questo punto mi piace mettermi non dalla parte di chi è autore delle opere di genio, per ovvi limiti, ma di chi trova consolazione nelle opere del genio. Facendo questa operazione mi accorgo che ciò che mi serve da consolazione oggi è diverso da ciò che mi è servito di consolazione solo qualche anno fa.

La mia sensibilità si è evoluta, continua ad evolversi; quindi, per non farla troppo lunga, dopo aver passato in rassegna i tempi più recenti della mia vita, ho scoperto che ci sono una musica, un romanzo, una poesia, un opera d’arte capaci, oggi, di ridurre in me lo scarto tra la coscienza della caducità della vita ed il desiderio dell'esperienza di consolazione attraverso il bello. Insomma, il mio personale #Paradise.

- Ravel, Trio per pianoforte, violino e violoncello
- Louis Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte
- Quasimodo,
                       Ognuno sta solo sul cuor della terra
                       trafitto da un raggio di sole:
                       ed è subito sera

- Burri, Sacco B 1953

Nell'attesa del responso, mi domando se ho interpretato bene il contest, chissà!
Nel frattempo, io continuo a pensarci su :-)

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