domenica 30 aprile 2017

#maggiodeilibri, ovvero quando maggio fa rima con viaggio

#maggiodeilibri, ovvero quando maggio fa rima con viaggio

Guest Post a cura di Paola C. Sabatini per la settima edizione di #maggiodeilibri, la campagna nazionale che promuove il benessere della lettura con eventi organizzati in tutto il territorio nel periodo che va dal 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, al 31 maggio. 

Mi sono letteralmente imbucata in quest’allegra brigata di blogger e vlogger, su invito della Scrav di Letture sconclusionate e pur non essendo io né l’uno né l’altro, approfitto dell’ospitalità di mia sorella qui nel suo blog (lei che è l’unica vera social della famiglia) per raccontarvi come vivrò questo “Maggio dei libri”.

Si dice sempre che si possono scoprire nuovi mondi attraverso i libri, io aggiungo che si possono conoscere meglio anche molte città.

Infatti, da diversi anni ormai, con l’arrivo della primavera, dei suoi profumi e del suo clima mite, organizzo insieme ad alcune amiche di vecchia data una breve vacanza, la cui destinazione è sempre una diversa capitale europea. Questo in parte per riprenderci dalle fatiche dell’inverno, in parte per conoscere un pezzetto di mondo in più e rispondere meglio alle uniche tre domande che contano nella vita: chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando.
Ma un viaggio, per essere vissuto meglio, dev’essere preceduto da qualche lettura mirata, giusto per entrare nello spirito del luogo in cui ci stiamo recando ed anche per avere un’idea della città, della sua storia e dei suoi luoghi di maggior interesse, dei personaggi che l’hanno resa celebre.

Le mie letture di solito comprendono una guida, un saggio, un romanzo classico e un libro di un autore contemporaneo.

Quest’anno il nostro viaggio si intitolerà “Andiamo a Berlino!” e il mio personale percorso letterario di preparazione comprenderà:

1) lo “studio” dell’irrinunciabile e preziosissima guida della Lonely Planet dedicata a Berlino, perché ha il pregio di suggerire itinerari intelligenti e poco dispersivi a chi ha poco tempo a disposizione, fornendo indicazioni essenziali sugli strumenti necessari per pianificare il viaggio, per visitare la città, evitando quei fastidiosi intoppi che si possono incontrare in un luogo in cui si esprimono in una lingua che non conosciamo e vivono una cultura diversa dalla nostra

2) la lettura del saggio di Anna Funder, C’era una volta la Ddr (edito da Feltrinelli), perché non credo che ci sia persona al mondo sulla cinquantina, come me, che non associ Berlino al suo Muro (Mauer), non abbia nelle orecchie i Pink Floyd e negli occhi le immagini di quei giovani che, a picconate, distruggevano quella ingombrante e imbarazzante fortificazione costruita dalla Repubblica Democratica Tedesca, ex D.D.R, nel ‘61 per impedire la libera circolazione delle persone tra il territorio della Germania Est, e quello della Germania Ovest, diventato poi il simbolo della cortina di ferro, quella linea di confine europea che separava la zona di influenza statunitense da quella sovietica durante la famosa Guerra Fredda; il Muro fu abbattuto il 9 novembre del 1989 la Germania fu finalmente riunificata nel 1990

3) la rilettura di un classico, I dolori del giovane Werther di J. W. Goethe (edizione Einaudi) perché rappresenta l’inizio della letteratura moderna, permeata dalla disperazione e dal nichilismo, e il cui personaggio principale è l’archetipo di colui che desidera ardentemente amore e felicità ma viene consumato e distrutto dalla felicità e dall’amore stessi

4) una raccolta di Heinrich Böll, Racconti umoristici e satirici (edito da Bompiani) uno dei massimi esponenti della letteratura europea del dopoguerra, insignito col premio Nobel nel ‘72, definito un “perturbatore dell’ipocrisia pubblica”, noto per la sua vena dissacratoria e per la sua capacità di rappresentare la società post bellica e l’ingiustizia della Germania di Bonn, quella che si diceva democratica ma lo era solo di nome e non di fatto

E così, quando salirò sull’aereo con in mano il biglietto per Berlino, potrò illudermi di saperne un po’ di più di quella città e forse avvertirò un po’ meno quella fastidiosa sensazione che si prova dovendo superare una barriera, una lingua diversa dalla mia, soggiornando in un luogo che non mi appartiene.

I libri sono dei viaggi, i libri abbattono le barriere, i libri fanno crescere, e allora tuffiamoci in questo Maggio dei libri, Leggiamo Insieme e che l’avventura abbia inizio!

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