Che serata che è stata quella della Cena delle Vittorie del cappotto della Contrada della Lupa...
Dunque, il post sul cappotto della Contrada della Lupa l'avevo concluso dicendo che avrei potuto onorare la Contrada indossando anch'io un bel cappottino per la Cena delle Vittorie e così è stato; ma permettetemi di ripercorrere con voi questa puntata sul Palio di Siena 2016 per come l'ho vissuta io che, ricordo per chi è la prima volta che capita in questo blog, non appartengo a nessuna contrada di Siena.
Di tanto guardare le previsioni del meteo su svariati portali alla fine il tempo lo scherzetto non ce l'ha risparmiato perché sì, la Cena era prevista per l'8 ottobre ma siccome le ultime previsioni meteo del giorno stesso mettevano pioggia la Contrada ha deciso di spostarla al giorno dopo che doveva essere sereno.
Già una decisione del genere la Contrada l'aveva presa la settimana prima anticipando la Festa delle Vittorie - tra l'altro bellissima - di un giorno il che era risultato vincente.
Per la Cena delle Vittorie invece...
Foto di Alessia Bruchi
Pioggia per poco più di un'ora il che ha significato mangiare sotto gli ombrelli e, stipati come eravamo, fornire un surplus di pioggia al vicino di tavola ogni volta che per un motivo o per l'altro o semplicemente per sbadataggine si cambiava posizione all'ombrello per sistemarlo meglio, vettovaglie immerse nell'acqua, pane a mollo, vino 'naturalmente' annacquato e vestiti fradici.
L'unica cosa che si è salvata sono state le estremità inferiori (sotto al tavolo per fortuna la pioggia non arrivava) e forse è grazie a questo che non ci siamo ammalati in massa perché, come dice mia mamma, l'importante in questi casi è fare in modo di non rimanere a lungo con i piedi bagnati.
E gli animi? In alto come i cuor!
E il cibo? a me è piaciuto molto e mettere a tavola circa o più di duemila persone in quelle condizioni meteo, anche se è il tuo lavoro, credo comunque sia stato impegnativo per cui complimenti a tutto il personale del catering.
Una serata così non può che rimanere indimenticabile per tutti i commensali presenti che, contradaioli e non, non sono stati minimamente sfiorati dall'idea di andarsene. Anche i camerieri ricorderanno questa serata secondo me. Hanno dovuto lavorare in quelle condizioni con un solo interrogativo stampato sul volto: 'ma cosa aspettate ad andare via?!' Rispondo io per tutti: non saremmo mai e poi mai andati via e la motivazione è da trovare solo nell'essenza della Contrada e a chi riesce a trasmetterla a chi come me della Contrada non è.
Il tempo ci ha graziato solo alle 21.48 (ho guardato l'orologio apposta. Volevo conservare nella mia memoria anche quel momento) e fradici come eravamo, ma con un ultimo senso di liberazione, la serata è proseguita alla grande con canti, balli e grande commozione guardando i bellissimi filmati sulle due corse di Luglio e Agosto e poi durante la consegna dei regali ai protagonisti di questo pezzo di Storia del Palio di Siena fino al gran finale con i fuochi d'artificio.
Insomma, è stata una serata bella ma surreale e dire che non era per niente scontato che io potessi prenderne parte, sapete?
E sì, in questa estate 2016 ho imparato qualcosa in più sul Palio di Siena e cioè cosa succede in Contrada dopo aver vinto un Palio, addirittura dopo un 'cappotto' e ciò mi ha permesso soprattutto di avere una percezione ancora più chiara di cosa un esterno anche se con legami familiari - come me - o di amicizia con un contradaiolo può condividere al cento per cento e cosa no.
Quando ho scritto il post con le #100cosedafareprimadimorire non avevo idea di quanto non fosse per niente scontato la numero 91 e cioè 'Andare alla Cena della Vittoria della Contrada della Lupa a Siena'.
Vedete, se è vero che la Cena della Vittoria che la contrada vincitrice di un Palio organizza è aperta a tutti è vero anche che c'è una gerarchia di commensali di qualità determinata da un vero e proprio regolamento che ogni Contrada redige.
Di un tale regolamento io ero proprio all'oscuro non avendo mai partecipato prima d'ora ad una Cena della Vittoria tanto che l'avevo proposto persino a dei clienti dell'albergo dove lavoro e che ogni anno vengono per il Palio di agosto...
Il regolamento della Contrada della Lupa mi è sembrato particolarmente articolato tanto che ad un certo punto mi sono fatta talmente suggestionare che ho temuto di non avere i requisiti per poter partecipare nemmeno da esterna, con estranei, nella postazione meno buona più sfigata vista la conformazione del territorio della Contrada della Lupa rispetto al numero previsto di commensali da mettere a sedere.
Il problema che si è presentato subito leggendo il regolamento è che i commensali di qualità che avessero voluto portare alla Cena delle Vittorie coniugi, figli, fratelli e ascendenti non protettori(*) avrebbero dovuto ripiegare sulla scelta di una zona diversa da quella riservata ai soli protettori qualora avessero dato la priorità a stare a tavola insieme con i propri congiunti. L'alternativa sarebbe stata quella di dividersi, cosa che non a tutti ha convinto.
Qualcuno avrebbe voluto addirittura solo commensali di qualità.
Diciamo che dopo una lunga riflessione sono arrivata ad accettare e a rispettare questo desiderio senza giudicarlo.
Per mia fortuna questo auspicio non è diventato regola e posso quindi dirvi che ce l'ho fatta a prendere il biglietto e la sera del 9 ottobre 2016 ero lì, nel posto numero 1373, davanti a Fontenuova, nella zona B. Mi è andata di lusso; abbondantemente oltre le mie aspettative.
Di questo devo ringraziare mia sorella Paola (lei sapeva benissimo quanto io ci tenessi) che dalle 8 di mattina del 23 settembre si è messa in fila per essere la prima a poter acquistare i biglietti appena aprivano la vendita nel tardo pomeriggio e una sua amica che, per maggiore anzianità di protettorato, è stata così gentile da 'traghettarci' tutti nella zona B.
Mio nipote, giustamente, è rimasto nella zona A con i suoi amici di Contrada. L'avete visto, si, nella foto di apertura del post? E' quello che guarda verso di me, tutto sorridente, in fondo a destra :-)
Vi starete domandano forse come mai la 'posizione' è così importante. Cosa c'è da vedere? Be, intanto l'ingresso trionfale dei due Drappelloni, del Capitano/Priore, del Fantino Jonatan Bartoletti e di tutto il Consiglio sottolineato da adeguato accompagnamento musicale che si è trasformato poi in silenzio assoluto per accogliere Preziosa Penelope, la cavalla vittoriosa. E infine l'atmosfera tutta di questo evento eccezionale.
Chissà se sono riuscita a trasmettervi un briciolo di come ho vissuto questo evento e se minimamente si avvicina a quello che un lupaiolo ha provato.
Io sono felice di avervi assistito.
Sarà forse questo l'ultimo post relativo all'annata eccezionale della Contrada della Lupa? Forse si, forse no.
Mi piacerebbe parlarvi di un'altra cosa che mi ha colpito tantissimo riguardo al cappotto della Contrada della Lupa. Vediamo se riesco a finalizzarla in un post.
Per ora, passo è chiudo!
(*) Protettori: coloro che sostengono la Contrada economicamente.
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