Uno dei temi proposti dal ciclo di visite guidate Turisti per casa nella Pinacoteca di Siena è stato La moda e i modi di vivere nell'arte del Trecento e Quattrocento senese quindi l'aspetto estetico dei dipinti.
Ecco quindi le opere scelte dalla nostra guida Martina Dei per questo percorso. Come sempre trascrivo quanto sono riuscita a trattenere di quello che ci ha raccontato.
Trittico di Andrea Gallerani, personaggio che si occupò dell'organizzazione del Santa Maria della Scala di Siena.
La rappresentazione del Gallerani, a sinistra del dipinto nella foto in basso, ci mostra come la veste contemporanea a fine Duecento per gli uomini che appartenevano ad un certo rango sociale fosse una gonella larga e lunga.
A destra invece ci sono i pellegrini e i mendicanti. I pellegrini sono riconoscibili dai loro simboli a seconda della direzione del loro pellegrinaggio: una conchiglia, come in questo caso, se diretti a Santiago di Compostela; una sindone se diretti a Roma.
Il colore grigio delle vesti era associato agli
strati bassi nel Medioevo e alla sporcizia. Successivamente ritroviamo questo colore
quando si vuole rappresentare gli strati bassi della popolazione perché
era il colore con cui si vestivano nella realtà.
Madonna della Misericordia di Simone Martini a lui attribuita dallo stile visto che prima della Maestà del Museo Civico non ci sono opere certe di questo artista.
La Madonna della Misericordia ha un'iconografia bizantina nelle righe dorate della veste che però sono
diventate secondarie rispetto alle pieghe che sono di gusto
contemporaneo. Il punto vita della veste delle donne si alza e si evidenzia la
pancia. Si panneggiava molto sull'addome.
La veste doveva esaltare
l'aspetto ascensionale della figura. Si vede anche nella scultura
contemporanea di gusto gotico.
Le figure sotto il manto della Madonna sono personaggi contemporanei quindi Simone prende i modelli dalla realtà. In primo piano ci sono persone che probabilmente
fanno parte della elite politica e hanno ancora queste gonnelle lunghe fino ai piedi e a collo
alto.
Un dettaglio di moda contemporanea è rappresentato dall'uso del
bottone che si sviluppa all'epoca di Simone Martini più a livello decorativo che funzionale.
Le vesti sono di colore
uniforme perché forse ancora non si era affermato l'uso di vestiti di
più colori. Interessanti i copricapi di queste gonnelle; specie di cuffie che ci permettono di notare come gli uomini portassero i capelli a mezza lunghezza.
Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini.
Le storie laterali ci mostrano la moda del momento soprattutto quella femminile.
Nella scena in basso a destra del dipinto (vedi foto sotto) le signore hanno
la gonnella con la vita alta ed è forte il risalto dato all'addome.
Le ragazze giovani portavano i capelli lunghi e sciolti; le
donne sposate dovevano portarli legati. All'epoca di Simone le donne usavano raccogliere i capelli in grandi torcioni di trecce.
Anche il velo trasparente era in uso
all'epoca. In questa scena vediamo anche l'interno di una casa.
I letti erano molto grandi e avevano ai piedi dei cassettoni che in pratica erano gli armadi dell'epoca. Le spose usavano portare come corredo una cassa panca.
Le coperte a
quadri erano di moda.
In più il particolare della culla attaccata al soffitto che ci testimonia il modo in cui erano tenuti i bambini come anche la fasciatura stretta del bambino come si usava all'epoca.
Nella storia in alto a destra c'è un cavaliere che ha una veste lunga e un manto rosso aperto sulla spalla, senza maniche, chiamato guarnacca; è un tipo
di mantello molto usato all'epoca.
Anche il cappello a punta chiamato chaperon si trova
in diverse opere di Simone Martini; nella scena in basso a sinistra lo vediamo nella versione francese un po' più lungo.
Da notare ancora nella scena in basso a sinistra (vedi ingrandimento foto sotto) la vestina a righe del bambino.
Tra il Tre-Quattrocento erano di moda le righe e le fantasie nelle vesti.
A Siena venivano portate solo a righe in quanto le altre fantasie tipo frutte e lettere le portavano solo i
saltimbanchi e le metetrici. Il vestito a righe era indice di
una certa agiatezza.
In questa storia ci sono indicazioni non solo sulla moda ma anche sul modo
di vivere.
Ci troviamo in una via dove al pian terreno le case hanno un unica apertura perché in origine vi avevano sede le botteghe; nel piano superiore c'erano invece più aperture che corrispondevano agli ambienti della casa e in più c'erano i ballatoi di cui oggi ci rimane testimonianze grazie alle buche pontane visibili nei palazzi di Siena.
Questi terrazzi aggettavano sia da
una parte che dall'altra della strada. Notevole la precisione di Simone Martini nel riportare una strada contemporanea.
Nascita della Vergine di Paolo di Giovanni Fei
La composizione risente
del precedente iconografico delle pale realizzate dai pittori
principali dell'epoca come ad esempio la Natività di Pietro Lorenzetti conservata al Museo dell'OPA di Siena realizzata per l'altare di San Savino in Duomo.
Immagine presa da Wikipedia
I testi a cui facevano riferimento molti pittori per le scene di carattere religioso erano la Leggenda aurea di Jacopo da Varagine e i Vangeli apocrifi.
L'interno rappresentato è contemporaneo: letto rialzato,
cassoni in basso.
Per
la nascita della Vergine non c'erano precedenti iconografici tranne quelli contenuti nei testi sopra citati per cui si ricorreva a usanze contemporanee.
Cosa succedeva nel contemporaneo
quando una donna partoriva?
Si assumevano delle partorienti e le amiche assistevano al parto. Le signore che andavano in visita si
agghindavano perché era un evento importante come ad esempio la signora con la veste bordata d'oro (nella foto in basso) che porge un telo a Sant'Anna per asciugarsi le mani.
In tutte le rappresentazioni della Nascita della Vergine Sant'Anna viene rappresentata mentre si lava le mani. Chissà come mai.
Le amiche portano un cesto con un cencino
sopra; forse ci sarà del cibo sotto? c'era una tradizione di portare da
mangiare alle partorienti ma cosa? ebbene si tratta di brodo e pollo come ci attesta una tavola del Maestro dell'Osservanza al Museo d'Arte Sacra di Asciano dove si vede bene il pollo;
Immagine presa da Wikipedia
e un'altra opera del Maestro dell'Osservanza dove si vede una donna mentre scalda il brodo.
Immagine ripresa da http://www.viaggi24.ilsole24ore.com
In tutte le tavole c'è anche la scena delle donne che lavano la Vergine bambina. Anche qui le bacinelle e le mattonelle sono un tentativo di riproduzione della realtà contemporanea.
Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria di Jacopo di Mino del Pellicciaio, la Santa è rappresentata alla moda del tempo.
Aveva uno
status sociale così elevato da permettere di essere rappresentare alla moda
dell'epoca: stoffa ricca, scollo ampio, mantella.
Annunciazione di Maria Vergine di Taddeo di Bartolo, i personaggi
ai lati della scena principale sono i Santi Cosma e Damiano.
I colori rosso e nero erano i colori con i quali si identificavano i medici quindi in questo caso per rappresentare questi due Santi medici gemelli che
fecero anche il primo trapianto della storia, la gamba di un etiope morto su un bianco.
Le gonnelle sono sempre lunghe fino ai piedi. I ragazzi giovani avevano le gonnelle
corte. Sotto alle vesti si vedono le calzebrache solate.
Le maniche sono strette dai bottoni ma sono diventate molto più ampie. Le maniche più grandi
cominciano a diventare di moda successivamente. Entrambi presentano
cappelli molto preziosi per via della pelliccia ed indica status sociale
elevato.
Come attributo hanno in mano delle pastiglie che erano delle pasticche di zucchero che venivano considerate già
un medicamento e gli strumenti, non chirurgici ma di somministrazione, che venivano utilizzati dai medici dell'epoca.
Giudizio Universale di Giovanni di Paolo, ci sono dei personaggi contemporanei al di la dei personaggi religiosi.
C'è un giovane
molto alla moda con calzebrache suolate, gonna corta, pelliccia e maniche abbondanti indicativi di uno status sociale importante. Questo tipo di veste si chiama pellanda.
Dietro c'è un altra
persona di status elevato ma anziana. Ritroviamo la guarnacca una specie di sopravveste con
il taglio per far passare il braccio.
Le signore hanno la gonnella con il taglio
alto che rimane di moda e si intravede la camiciola sotto.
Da notare le aperture con i
lacci nel gomito della signora che ha una serie di strozzature che
mette in evidenza la camicia sotto con spacchi. I lacci chiudevano le aperture. Una delle due ha la
sopravveste mentre l'altra no.
La Vergine raccomanda Siena a papa Callisto III.di Sano di Pietro, la figura piccola in basso porta la scarsella, una cintura attaccata alla vita con un borsello dove venivano riposti i soldi.
Sulla destra c'è una rappresentazione abbastanza realistica di Siena; non veduta ma sintesi della città di Siena molto riconoscibile.
Madonna
con Bambino e Santi di Sano di Pietro, ritroviamo il cappello con la falda che si porta nella spalla, il chaperon di origine francese.
Madonna col Bambino con angeli e santi di Girolamo di Benvenuto.
Siamo nel Cinquecento; nella Santa Caterina d'Alessandria a sinistra notiamo che il genere di vestito è lo stesso ma l'estetica si è evoluta.
La camicia comincia ad essere
visibile, la veste è sempre preziosa ad indicare lo status sociale.
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