giovedì 18 ottobre 2012

Cortona

Cortona: ingresso da Via Nazionale
La città di Cortona in provincia di Arezzo è l'ultima città toscana al confine con l'Umbria. 

Era da tempo che programmavo di andarci e non per il romanzo Under the Tuscan sun di Frances Meyers, che ho trovato comunque una piacevole lettura, né per la trasposizione cinematografica del romanzo, che non mi ha entusiasmato per niente nonostante la 'bella' presenza di Raul Bova; ma per un motivo artistico che vi svelerò 'post scrivendo'. 

Ieri finalmente si sono create le condizioni per fare una gita da quelle parti. 

Diversamente dal solito questa volta non ho portato con me una mappa della città; ma ho pensato a quello che una volta mi disse uno straniero ospite dell'Hotel dove lavoro 'quando ti trovi in una città per la prima volta, cerca la piazza principale: non ti perderai e sarai certa di trovare i suoi monumenti più rappresentativi' e così ho fatto. 

Sono entrata nella città di Cortona, di origine etrusca come testimonia la sua cinta muraria, dalla Via Nazionale che mi ha portato dritto fino a Piazza della Repubblica, il cuore del 'centro storico' della città, dove si trova il Palazzo Comunale a cui si accede da una rampa di scale di notevole pendenza. 

Cortona: Palazzo Comunale

Costeggiando il Palazzo sul lato destro mi sono ritrovata in Piazza Luca Signorelli dove si affaccia il Teatro a lui intitolato. Luca Signorelli (Cortona 1445 - Cortona 1523) è uno degli artisti rappresentativi dell'arte toscana. Ho avuto già occasione di ammirare il suo stile in terra di Siena nel Chiostro dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore di Asciano (SI) e poi anche nel Duomo di Orvieto.

Cortona: Teatro Signorelli

Da Piazza Luca Signorelli ho iniziato il percorso del 'Poggio medievale', ho scoperto chiamarsi così più tardi quando ho acquistato una guida cartacea. La strada che mi ha suggerito il mio intuito è stata Via Maffei che salendo salendo mi ha portato fino alla Chiesa Monumentale di San Francesco all'interno della quale è custodita la reliquia della Croce Santa. La Chiesa è ad un unica navata, come molte altre chiese di Cortona, dove gli altari barocchi ospitano ben conservate tele di autori, anche senesi, del Seicento.

Cortona: Chiesa monumentale di San Francesco

Visitata la Chiesa ho continuato il mio percorso da Via Berrettini costeggiando Piazza Pescaia fino ad arrivare ad un incrocio dove a sinistra  mi sono ritrovata difronte la Chiesa di San Cristoforo e a destra le indicazioni per raggiungere la Chiesa di San Niccolò per Via San Niccolò e il Santuario di Santa Margherita, patrona di Cortona,  per Via Santa Croce. Il Santuario è stato completamente rifatto a fine Ottocento. L'unica cosa rimasta dell'originale impianto trecentesco è il rosone della facciata. All'interno mi sono compiaciuta di me stessa nell'aver identificato un autore senese del Seicento, Francesco Vanni, nella tela con Dio padre, l'Immacolata Concezione e Santi.

Cortona: Chiesa di San Cristoforo

Cortona: Chiesa di San Nicolò

Cortona: Santuario di Santa Margherita

Arrivata al Santuario dopo una bella salita in mezzo al bosco credevo di aver concluso il 'percorso' e invece no perché mi trovavo già all'interno di un'altro percorso denominato 'Le mura e la Fortezza'; infatti c'era ancora un'altro pezzo di strada da fare per arrivare alla Fortezza di Girifalco. La Fortezza era chiusa ma il panorama stupendo fino a raggiungere in lontananza anche il Lago Trasimeno. Arrivata qui mi sono chiesta a quanti metri dal livello del mare si trovasse Cortona perché mi sono resa conto che di sicuro doveva essere più in alto di Siena. L'informazione l'ho trovata sulla guida: la Fortezza, il punto più alto della città, si trova a 651 mslm.

Cortona: Fortezza di Girifalco

Cortona: panorama con Lago Trasimeno

Dopo aver preso un po' di fiato sono tornata al piazzale davanti al Santuario e ho cominciato a scendere da un'altra stradina in mezzo al bosco, Via Santa Margherita, che si ricongiunge poi a Via Santa Croce. 

Avevo ancora mezz'ora a disposizione e non potevo perdermi il motivo per cui ero venuta a Cortona e cioè.... l'Annunciazione del Beato Angelico! Non sapevo dove si trovasse; mi ero fatta l'idea che forse in Duomo. Nel dubbio ho chiesto ad una persona del posto che mi ha dato subito l'indicazione esatta: il Museo Diocesano. 

Ho rifatto tutta la strada fino a tornare a Piazza Luca Signorelli, ho superato il Teatro, ho svoltato a destra e percorso la strada tutta a dritto finché non mi sono ritrovata in Piazza Duomo: davanti a me ancora una bellissima vista panoramica, a destra il Duomo che mi ha sorpreso per le dimensioni modeste e la facciata semplice con come unico ornamento il portale (forse il mio inconscio ha visualizzato il Duomo di Siena, l'ha messo a confronto con quello di Cortona e ha tratto le sue deduzioni. Comunque, quest'angolo mi è piaciuto moltissimo) a sinistra il Museo Diocesano.

Cortona: Piazza Duomo, panorama


Cortona: Duomo

Cortona: Museo Diocesano

Entrata, ho chiesto subito che mi indicassero la sala dell'Annunciazione. Sono una fan del Beato Angelico da quando ho visto anni fa per la prima volta le celle del Convento di San Marco a Firenze da lui affrescate. Questa Annunciazione e le storie nella predella sono state una riconferma per me. 

Cortona: Museo Diocesano, Annunciazione - Beato Angelico

E poi... e poi... mi sono accorta di essere circondata da opere di Luca Signorelli e da altri artisti senesi. Un Museo mignon ma che vale la pena di essere visitato perché anche se si tratta di arte sacra lì è contenuta una parte importante della storia dell'arte italiana.

Tornata al punto di partenza, in Piazza Garibaldi, ho raggiunto la Chiesa di San Domenico che fa parte del percorso 'Le Mura e la Fortezza'.

Cortona: Chiesa di San Domenico

Allegata alla guida cartacea che ho acquistato c'era anche una mappa della città e lì ho potuto visualizzare il percorso che avevo fatto e rendermi conto che Cortona all'interno delle sue mura è come divisa in due parti: una che soddisfa il bisogno di operatività e di socialità, il paese con le sue abitazioni, negozi, bar, ristoranti, uffici etc; l'altra immersa nel verde della collina capace di soddisfare il bisogno di silenzio e di quiete forse per meglio risucire ad ascoltare la propria anima senza per questo dover spostarsi chilometri.

Sì, questa è l'idea che mi sono fatta.

Qualcosa da vedere è rimasto senz'altro fuori; ma per vedere sempre il bicchiere mezzo pieno mi dico che è un buon motivo per ritornarci.

2 commenti:

  1. Has brought back memories of last summer in Tuscany and our visit to Cortona. Thanks for sharing.

    Steven

    RispondiElimina

Spazio per il tuo contributo