sabato 29 agosto 2020

Noi non abbiamo colpa di Marta Zura-Puntaroni


Noi non abbiamo colpa di Marta Zura-Puntaroni

Noi non abbiamo colpa di Marta Zura-Puntaroni per Minimum Fax - 2020


Nel secondo romanzo di Marta Zura-Puntaroni, Noi non abbiamo colpa, ritroviamo la protagonista del romanzo d’esordio, Grande Era Onirica, di cui ho scritto qui.


Non è assolutamente indispensabile leggerli in sequenza o leggerli entrambi nel senso che sono due storie indipendenti ma secondo me è comunque interessante leggerli entrambi per il linguaggio che si adatta alle diverse circostanze personali della protagonista.


Detto questo, siccome non so da dove iniziare dico subito che Noi non abbiamo colpa mi è piaciuto moltissimo.


Ma cosa vuol dire che mi è piaciuto moltissimo? Cosa mi è piaciuto? Perché?


L’ho intuito dopo le primissime pagine: perché c’è dell’empatia, come ho scritto subito a Marta in un DM su Istagram contravvenendo alla mia regola di non esprimere giudizi in anticipo sui libri non ancora finiti di leggere ché non si sa mai possano deludere.


Per fortuna non è stato questo il caso.


Un breve accenno alla storia: la protagonista Marta, trentenne e aggiungo io con la testa sulle spalle, torna dalla città al suo paesello per motivi di famiglia.


Sua nonna infatti “sta male”, è stata colpita da quella malattia per cui ci si ritrova inconsapevoli a fare un continuo viaggio mentale avanti e indietro nel tempo senza riconoscere le persone di una vita che ti sono sempre state intorno.


In una parola: Alzheimer.


Marta torna per dare un supporto psicologico e per tenere d’occhio le badanti che si alterneranno nell’accudire la nonna. In famiglia lavorano tutti ma Marta è quella che ha un lavoro che può essere svolto ovunque.


Carlantonia, è il nome della nonna.

Scopriremo la storia di questa nonna attraverso i ricordi di Marta e i ricordi tramandatigli dai genitori.


Una donna dalla quale, a detta della sua famiglia, Marta somiglia tanto “ed è un’offesa tremenda perché significa essere tristi in ogni manifestazione, sotto ogni punto di vista, e vivere la vita senza alcuna capacità di apprezzare le gioie, piccole o grandi che siano”.
Sarà proprio così? Lo scoprirete solo leggendo il libro.


Per me Noi non abbiamo colpa è prima di tutto un dono che Marta ha fatto alla sua famiglia e al suo paese d’origine.


Sapevo che la protagonista sarebbe stata la stessa di Grande Era Onirica ma non immaginavo che i personaggi reali avrebbero avuto i nomi reali e la mamma di Marta ha un nome che non si dimentica facilmente, dopo che ti è capitato di intercettarlo seguendo Marta nelle storie su Instagram (@unasnob): Antea.


Quando l’ho letto nero su bianco la prima volta, “Antea”, mi sono commossa.
I temi trattati in Noi non abbiamo colpa?


L’egoismo (ma sarà poi davvero tale?), la morte (“quale futuro auguro a me, ai miei? Il rimpianto per la scomparsa prematura o vedere tutto il peggio, sino a scordarsi tutti i momenti buoni, tutto quello che c’è stato, tutta la loro storia?”), la malattia, l’instabilità economica che ti porta a chiedere se in futuro potrai permetterti una badante per tua mamma o per te, il senso di precarietà di chi nasce in un paese soggetto ai terremoti e ne vede ancora i segni per strada, la vecchiaia, il tempo, il lavoro delle badanti che ti spiazza perché per te è incomprensibile che ci siano persone disposte a fare quel lavoro che a te, figlia o nipote, non ti riesce proprio di fare.


Marta scrittrice è così precisa nella descrizione scientifica di alcuni fenomeni come ad esempio “l’odore dei vecchi” e così credibile nella descrizione del piccolo paese dove il tempo sembra essersi fermato agli anni ’90 e alla mentalità delle generazioni che l’hanno preceduta ma dove tutti sanno chi sei a differenza della città cosa che - ci fa intuire Marta personaggio - le strappa un sorriso più che indignazione perché sono il punto fermo della sua vita come le amiche d’infanzia che ritrova ogni volta che ritorna e la riprova della positività di questo luogo che non cambia mai è che quando Marta torna lo fa per lunghi periodi e non per pochi giorni.


Marta ha reso perfettamente la mentalità e l’ambientazione del paese il che mi ha fatto fare un tuffo nel passato, di quando nei primi anni ’80 ho abitato per qualche anno nel paese dei miei genitori in Abruzzo e, ironia della sorte, nel mezzo di tutta la mia sofferenza per un trasferimento in Italia da me non voluto, sono stati gli anni più belli proprio perché c’era quella ‘sicurezza’ del piccolo paese in grado di tenere buoni i genitori di tutti noi adolescenti tanto da farci stare fino a tardi fuori nella 'piazzetta' d’estate senza che ci fossero adulti a sorvegliarci. Cosa ci sarebbe mai potuto succedere in un luogo dove tutti conoscevano tutti?
Marta questa volta ha scritto un ‘romanzo educato’, forse perché la Marta personaggio ha ritrovato una voglia di vivere più consapevole che istintiva.


E’ un romanzo adatto a tutti, e quando dico ‘tutti’ intendo che questa volta lo farò leggere anche a mia mamma ottantenne! Una grande lettrice che troverà ancora più di me punti di contatto con la sua vita passata.


Che altro dire?


Fatevi un regalo, fatevi traghettare nel mese di settembre dal romanzo di Marta: Noi non abbiamo colpa.


A chi lo consiglio? A chi ama i ritmi dei romanzi di Kent Haruf.

lunedì 3 agosto 2020

Siena in 7 giorni: indice e altri contributi

Schema riassuntivo dei percorsi di Siena in 7 giorni

Mi sorge spontanea una domanda: come state? Come vi sentite dopo questi 7 giorni di full immersion a Siena?

Che valore date alle guide online o cartacee?

Mi farebbe davvero piacere saperlo! A me piacciono tantissimo perché rispecchiano qualcosa della personalità di chi le scrive e quindi non si può dire che siano tutte uguali.

Forse è per questo che sono rimasta affascinata dalla mostra Le Guide della città nelle raccolte della Biblioteca Comunale degli Intronati di qualche anno fa e dove, rileggendo oggi il post, ho lasciato il primo indizio di questo percorso di Siena in 7 Giorrni.

Tornando al contenuto di questo post conclusivo, vi troverete l'indice sommario del percorso Siena in 7 giorni, con i link di rimando a ciascun post, e altri contributi tematici, sparsi nel blog, sempre su Siena.

INDICE SIENA IN 7 GIORNI

Primo giorno
Complesso del Duomo: Porta del Cielo, Duomo, Cripta, Battistero

Secondo giorno
Musei: Pinacoteca
Terzo di Città: Contrade Tartuca, Chiocciola, Pantera e Aquila

Terzo giorno
Musei: Museo dell'Opera del Duomo, Museo di Storia Naturale, Orto Botanico, Cimitero Monumentale della Misericordia
Terzo di Città: Contrada Onda

Quarto giorno
Musei: Complesso Museale Santa Maria della Scala
Terzo di Città: Contrada Selva
Terzo di Camollia: Contrade Oca e Drago

Quinto giorno
Musei: Museo Civico
Piazza del Campo: Fonte Gaia, Cappella di Piazza, Palazzo Pubblico, Torre del Mangia
Terzo di San Martino: Contrade Torre, Valdimontone e Nicchio

Sesto giorno
Musei: Museo delle tavolette di Biccherna
Terzo di San Martino: Contrade Leocorno e Civetta
Terzo di Camollia: Contrade Giraffa, Bruco, Lupa e Istrice

Settimo giorno
Bottini e Museo dell'Acqua
Contrade e Palio
Fortezza Medicea

ALTRI CONTRIBUTI TEMATICI

Post scritti per il Progetto #insiders
Top Ten di Siena: le dieci principali cose da vedere e da fare a Siena, secondo me.
Perché visitare Siena: perché dedicare qualche giorno in più a Siena. Forse già allora covavo l'idea di Siena in 7 giorni? Chissà!
Siena a tavola: non un elenco di ristoranti ma di piatti della cucina senese.
Shopping a Siena: ho provato a fare la personal shopper ;-)
I colori di Siena: una conferma della tavolozza colorata del Buon Governo

Risposte a Domande frequenti
Cose da fare gratis a Siena: in ogni città che si rispetti ci sono delle cose da fare gratis, basta cercare; nel post ve ne indico alcune da fare a Siena.
Pausa merenda: un elenco aggiornato dei miei posti preferiti per fare merenda a Siena.
Piscina con vista: d'estate è un continuo di turisti, ma anche di senesi, in cerca di piscine aperte al pubblico per affrontare la canicola. Questa che vi consiglio ha anche una bellissima vista sulla città.

Siena candidata europea della cultura 2019
Non abbiamo superato la fase finale (ha vinto Matera) ma conservo un bel ricordo di quel periodo di fermento a Siena.
La cultura come motore della sostenibilità: è stato il primo evento al quale ho partecipato nel 2013 per capire il significato di questa candidatura.
#Culturismo #2019SI: si tratta di un percorso per immagini Contrada per Contrada. L'ho realizzato per partecipare all'iniziativa di Lonely Planet Italia su Twitter nel 2014 per coinvolgere le città candidate a Capitale Europea della Cultura 2019.

Visite guidate con guide autorizzate di Siena
Ne approfitto anche qui, come ho già fatto il primo giorno, per suggerirvi caldamente di dare un'occhiata ai siti delle associazioni di guide turistiche di Siena (Centro Guide Turistiche e Federagit) per vedere se ci sono delle visite programmate durante il vostro soggiorno.

Diversi miei reportage li avete già incontrati durante il percorso. Eccone altri. Si tratta di percorsi tematici fatti nella Pinacoteca di Siena:
Lo splendore dell'arte senese ai tempi di Ambrogio Lorenzetti

Siena nella letteratura
Siena in cuore, Il Casato di Mario Luzi
Orsa Minore di Sibilla Aleramo
Città murata Città globale di Gabriella Piccinni

Eventi legati alla stagione
NataleIl Presepe della Stazione di Siena, un must per adulti e bambini
Capodanno: memoria dell'evento Un tram chiamato desiderio 
San Valentino: una proposta di trekking romantico 
Estate: abbiamo avuto anche noi i video mapping sui palazzi di Siena tipo quello della Divina Bellezza

Fotografia: Cristina CoralSteve McCurry

E ora sì, è arrivato il momento dei saluti relativamente a questo progetto.

Ringrazio la persona che ha avuto la pazienza di revisionare i miei testi e ringrazio voi che mi avete letto.

La cosa che mi farà più piacere? Se mi ricorderete come la vostra Concierge di Siena ;-)

A presto!
Amina

Scrivo anche di altre cose nel blog perché in realtà sono una 'multipotenziale'.

A parte gli scherzi, spero che continuerete a passare da queste parti.

E se proprio avete la tendenza a dimenticarvi le cose, iscrivetevi al blog qui e ogni volta che scriverò qualcosa lo verrete a sapere in tempo reale.

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