giovedì 14 novembre 2019

La vita gioca con me di David Grossman

La vita gioca con me di David Grossman

La vita gioca con me di David Grossman per Mondadori

Quando esce un romanzo di David Grossman lo acquisto ad occhi chiusi, rigorosamente in versione cartacea e non leggo nemmeno la quarta di copertina tanta è la mia fiducia, stima e affetto per questo scrittore israeliano contemporaneo.

Così è stato quindi anche per il suo ultimo romanzo appena uscito: La vita gioca con me.

La domanda che mi sono posta a fine lettura del romanzo di Grossman è se sia possibile una gerarchia tra le diverse forme d’amore a seconda del legame con il destinatario, se ci siano dei casi in cui un tipo di amore vada privilegiato rispetto ad un altro e se questo ordine invece sia variabile, soggettivo.

E’ una scelta d’amore all’incontrario quella fatta dalla protagonista, per come mi sarei aspettata, e che per lei invece è l’unica possibile tanto da non aver avuto alcuna incertezza nel farla e nessun rimpianto nel rivelarla.

Questa sua scelta ha determinato a cascata conseguenze drammatiche nella sua discendenza senza però che nessuno ne sapesse l’origine finché uno dei personaggi non chiede di conoscere nel dettaglio la propria storia dell'infanzia proponendo di fare un viaggio nei luoghi del passato; viaggio che diventerà un documentario da far vedere alla 'versione futura' del richiedente.

Ca va sans dire che Grossman scava come un ‘coltello', anche qui, nell’animo umano rivelandoci i lati oscuri e luminosi di ciascun personaggio.

Non vi racconto niente della trama di proposito.  Se vi interessa, leggete la quarta di copertina o cercate su internet.

Vi dico solo che Grossman ha preso spunto da una storia vera e che io lo consiglio a chi ha apprezzato Venuto al mondo di Margaret Mazzantini.

Curiosità: il romanzo inizia e finisce con la pioggia che per Grossman è un mezzo di purificazione. Come non ricordare la pioggia finale purificatrice tanto attesa di Che tu sia per me il coltello?