giovedì 30 maggio 2019

Castello di Belcaro nei dintorni di Siena

Castello di Belcaro

Grazie alla Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane e alla visita guidata di Ilaria Bichi Ruspoli (guida autorizzata di Siena) sono riuscita finalmente a visitare il Castello di Belcaro a cui facevo la posta da anni.

Il fatto è che il Castello di Belcaro è aperto al pubblico solo il primo lunedì del mese, non festivo, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 (da maggio a ottobre) e dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17 (da novembre ad aprile) e diciamo che dovrei far prendere un giorno di ferie a qualcuno per accompagnarmi :-)

In compenso l’ingresso è gratuito.

A parte gli scherzi comunque, l’attesa è stata ben ricompensata soprattutto per la possibilità di percorrere il camminamento del Castello di Belcaro da dove si può ammirare nel suo complesso le diverse parti del Castello e anche il panorama circostante. 

Castello di Belcaro: fondazione e passaggi di proprietà

Il Castello di Belcaro, immerso in un folto parco di lecci, risale alla fine del XII secolo.

La fondazione del Castello di Belcaro infatti si fa risalire alla famiglia Marescotti.

Successivamente il Castello passò alla famiglia Salimbeni e, dopo la rivolta dei senesi del 1374, alla famiglia Savini che lo donò a Caterina da Siena.

Caterina vi istituì nel 1376 il convento di Santa Maria degli Angeli.

Castello di Belcaro: intervento Cinquecentesco di Baldassarre Peruzzi

Nel 1525 il Castello fu acquistato dalla famiglia Turamini e fu proprio in questo periodo che il Castello di Belcaro subì delle notevoli trasformazioni affidate all’architetto senese Baldassarre Peruzzi che trasformò il Castello di Belcaro in una grande villa giacché della struttura originaria era rimasto ben poco per via dei saccheggi nel tempo.

A questo periodo risalgono il palazzo, la loggia e la cappella.

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: Loggia e Cappella

Castello di Belcaro: intervento Ottocentesco di Giuseppe Partini

Nel 1868 quando la proprietà era già dal 1710 della famiglia Camajori (lo è ancora oggi) all’architetto Giuseppe Partini, famoso a Siena per gli interventi di Revival Gotico, furono affidati interventi importanti del Castello di Belcaro che riguardarono:

- il portone d'ingresso, i piombatoi e il cammino di ronda;

Castello di Belcaro: porta d'ingresso e piombatoio

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro; torre cilindrica

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: camminamento

Castello di Belcaro: torrino lungo ilcamminamento

Castello di Belcaro

- il primo cortile dallo stile medievale con il caratteristico colore giallo scuro dell’arenaria

Castello di Belcaro: cortile stile medievale

Castello di Belcaro

- il secondo cortile, più ampio del primo, in stile Rinascimento costruendo il fabbricato per uso agrario (l’edificio in mattoni a due piani sul lato destro del cortile) e chiudendo il lato corto del rettangolo dalla parte dell’ingresso con una parete speculare a quella in fondo al cortile con il pozzo al centro (del Peruzzi) che da l’accesso al giardino dove si trovano la cappella, la loggia e la limonaia circondate dal perimetro delle mura del Castello.

Forse solo un occhio attendo ed esperto nota la differenza tra le parti Cinquecentesche e quelle Ottocentesche ;-)

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: grande cortile stile Rinascimento

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: pozzo nel grande cortile

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: la Limonaia

Castello di Belcaro: la Limonaia

Castello di Belcaro: la Limonaia

Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: affreschi Cinquecenteschi di Giorgio di Giovanni

All’interno della Cappella e della Loggia ci sono degli affreschi di Giorgio di Giovanni contemporaneo di Domenico Beccafumi.

Castello di Belcaro: cappella e loggia nel giardino

Nella cappella sono raffigurati:
  • nel mezzo della volta: I quattro evangelisti con i loro simboli e al centro lo stemma Turamini;
Castello di Belcaro: affreschi di Giorgio di Giovanni nella cappella
  • nel centro della tribuna: Madonna in trono con bambino e i Santi Caterina da Siena, Giacomo, Cristoforo e Caterina d’Alessandria e ai due lati scene di vita e di martirio dei suddetti Santi;
Castello di Belcaro
  • in alto quindici quadretti con le Sibille, le Virtù, scene della passione di Gesù ed episodi della vita di San Giacomo e San Cristoforo
Castello di Belcaro

Prima di continuare un suggerimento: fate zoom alle foto per apprezzare meglio le scene mitologiche rappresentate nella loggia perché secondo me meritano per i dettagli.

Nelle tre volte della Loggia sono raffigurate:
  • a destra entrando: nel centro del soffitto Diana che circondata dalle sue ninfe trasforma Atteone in cervo e lo fa sbranare dai suoi cani. Ai lati, Diana con il suo pastore Eudimione; Diana e Nettuno in un cocchio, tirato da un cavallo bianco e uno nero; Venere e Marte accalappiati da Vulcano con una rete per punirlo della loro colpevole relazione; i Titani che fanno l’assalto al cielo e vengono fulminati da Giove.
Castello di Belcaro
  • nel soffitto centrale: le Tre Grazie (Eufrosina, Talia e Aglaia) circondate dalle Naiadi; Orfeo che incanta gli animali con la sua melodia; Euridice, moglie di Orfeo, che calpesta la serpe fuggendo da Aristeo re d’Arcadia. Ai lati: Perseo che libera Andromeda ed uccide il mostro; Apollo e Marsia. Tutte queste figure sono divise una dall’altra dalle quattro stagioni. Ai quattro angoli: Marte e Venere, Venere e Amore, Mercurio è Venere, Venere e Nettuno.
Castello di Belcaro
  • nel soffitto di sinistra; il ratto d’Europa.
Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: affreschi di Giorgio di Giovanni nella loggia

Stemma della famiglia Camajori tutt'ora proprietaria del Castello di Belcaro

Castello di Belcaro: stemma della famiglia Camajore

Castello di Belcaro: curiosità

E infine un paio di curiosità che si apprendono visitando il Castello di Belcaro:

Castello di Belcaro

Nel 1554 il Castello di Belcaro fu saccheggiato dalle truppe di Carlo V, nemiche di Siena. Successivamente il Castello fu acquistato da Cosimo De Medici che lo restaurò e appose una targa commemorativa circondata dalle palle di cannone a ricordo dell’assedio di Carlo V.

Castello di Belcaro

Che dire? la visita mi è piaciuta moltissimo nonostante la pioggia. Ho rivissuto l'entusiasmo fanciullesco per i castelli.