lunedì 27 marzo 2017

Ex Manicomio San Niccolò di Siena: Farmacia

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Uno dei post più letti di questo blog, al momento, è quello con il mio reportage della passeggiata guidata all'Ex Manicomio San Nicccolò di Siena.

Immagino che i lettori siano per lo più senesi e che  il motivo sia dovuto anche al fatto che ad ottobre del 2016 si è saputo, da notizie provenienti dal Consiglio Comunale, che la ASL proprietaria del Padiglione Conolly, l'edificio destinato agli agitati (i 'clamorosi')  che per la sua particolare struttura consentiva ad un unico sorvegliante di tenere d'occhio tutti i malati,  è riuscita a trovare la somma che dovrebbe essere necessaria a mettere in sicurezza le coperture dell’immobile. (*)

Questa notizia è bellissima.

Abito a Siena da tanti anni e ho frequentato nel tempo diverse zone del centro storico sia per lavoro che per cambio di abitazione. La zona dell'Ex Manicomio mi è capitata di frequentarla negli ultimi tre anni, da quando frequento il corso di Yoga alla Corte dei Miracoli. Ora a dire il vero non più lì perché siamo stati sfrattati temporaneamente, almeno si spera. Comunque, questa zona prima non mi era così familiare.

Ogni volta che andavo a Yoga passavo davanti alla costruzione rettangolare che si trova appena varcato l'ingresso, sulla destra, con l'insegna FARMACIA all'esterno e mi faceva un po' pena a dir la verità perché era sempre chiusa e mi sembrava abbandonata. Non riuscivo ad immaginare in che condizioni fosse all'interno e se ci fosse ancora qualcosa.

Sabato scorso, grazie alla Giornata FAI di Primavera, ho potuto visitarla e...

Che dire? ho trovato un gioiello davanti ai miei occhi. Mi sono anche chiesta che cosa significasse la bellezza per me: equilibrio, simmetria, giusto accostamento dei colori, ordine? aiutatemi voi a rispondere. Intanto vi mostro qualche foto.

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Siena, Ex Manicomio San Niccolò: Farmacia

Farmacia dell'Ex Manicomio di Siena

Si tratta di una Farmacia progettata da Francesco Azzurri e inaugurata nel 1886.

Fu costruita vicino all'ingresso principale del Manicomio per permettere l'accesso anche ai familiari dei dipendenti del Manicomio. Era formato da diversi ambienti. Quello aperto in occasione della Giornata FAI è stato quello dove venivano distribuiti i medicinali, illuminato da un lucernario posto al centro della volta.

Le decorazioni della volta sono di un pittore ignoto finito internato nel manicomio non si sa bene perché.

Lungo le pareti della Farmacia ci sono arredi lignei che accolgono delle vetrine che espongono i vasellami originali da farmacia, in vetro e in ceramica, di diverse tipologie contenenti preparati o spezie.

Bellissimi i vetri policromi del portale d'ingresso e della porta interna che conduce agli altri ambienti.

La Farmacia venne chiusa nel 1999.

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(*) Fonte: Un piccolo grande sforo per salvare il Conolly di Andrea Friscelli

lunedì 20 marzo 2017

Prima Edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pin
Sano di Pietro, Annunciazione ai pastori

In occasione della Prima Edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio dello scorso 14 marzo promossa dal MiBACT in attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio (DM 457/2016) la Pinacoteca di Siena ha proposto un percorso guidato alla scoperta del rapporto tra Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena a cura di Maria Mangiavacchi.

Lo scopo di questa giornata, per noi, è quella di sensibilizzarci a riscoprire il valore del nostro patrimonio paesaggistico.

Mangiavacchi ha introdotto il percorso leggendo le definizioni contenute nell’ Articolo 1 del Capitolo 1 della Convenzione:

"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni;

"Politica del paesaggio" designa la formulazione, da parte delle autorità pubbliche competenti,
dei principi generali, delle strategie e degli orientamenti che consentano l'adozione di misure
specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio;

"Obiettivo di qualità paesaggistica" designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche
competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto
riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita;

"Salvaguardia dei paesaggi" indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti
significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante
dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d'intervento umano;

"Gestione dei paesaggi" indica le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a
garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni
provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali;

"Pianificazione dei paesaggi" indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione,
al ripristino o alla creazione di paesaggi.

Mangiavacchi ha preso spunto dalla definizione di 'Paesaggio' per ricordare i criteri in base ai quali la Val d’Orcia è stata iscritta dal Comitato del Patrimonio Mondiale, nella lista dei siti UNESCO come paesaggio culturale nel 2004:

Criterio (IV)
La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio del preRinascimento, che illustra gli ideali del buon governo e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione.

Criterio (VI)
Celebrata dai pittori della Scuola senese, la Val d’Orcia è divenuta un’icona del paesaggio che ha profondamente influenzato lo sviluppo del pensiero paesistico.

A questo punto è entrata nel vivo del tema proposto con una dovuta premessa e cioè che per la natura religiosa e non di genere delle opere custodite nella Pinacoteca di Siena i paesaggi vanno ricercati nelle narrazione presenti nelle predelle.

Cosa abbiamo scoperto grazie a questo percorso guidato?

Che nella pittura senese 'non si può parlare di pittura realistica ma di pittura che si riferisce a cose conosciute' come ha sottolineato Anna Maria Guiducci, Direttore della Pinacoteca di Siena.

Detto questo, dalla carrellata di immagini prima e dalla visione ravvicinata poi abbiamo rintracciato gli elementi che caratterizzano il paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena anche lì dove la rappresentazione sembrerebbe fiabesca mentre invece rimanda al paesaggio che l'artista vedeva: colline, cielo blu, città turrite, orti chiusi, animali, vegetazione, porzioni di terreno coltivato, stradine sinuose acciottolate tipiche delle stradine di campagna.

Direi che ancora oggi percorrendo la Val d'Orcia ma anche le Crete senesi (In un famoso dipinto di Giovanni di Paolo, la Madonna dell'Umiltà, presente nella Pinacoteca di Siena, le alturine bianche nello sfondo in alto sono state identificate con le 'biancane') questi elementi sembrano immutati anche se di sicuro non sono proprio identici a come li vedeva il pittore del Medioevo. Infatti il paesaggio è cambiato soprattutto a causa di opere di livellamento del suolo, ha affermato Mangiavacca.

Ecco qualche foto del percorso guidato.

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Sano di Pietro, Episodio della vita di San Biagio.

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Maestro dell'Osservanza, San Girolamo nel deserto.

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Giovanni di Paolo, Fuga in Egitto

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Sano di Pietro, Episodio della vita dei Santi Cosma e Damiano

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Francesco di Giorgio Martini, Susanna al bagno

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Sano di Pietro, Samaritana al Pozzo

Prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio: Arte e paesaggio nei dipinti della Pinacoteca di Siena
Sano di Pietro: Episodio della vita di San Cristoforo

Oltre al suggerimento spassionato che vi do di visitare la Pinacoteca di Siena mi piace qui suggerirvi anche un profilo Instagram da seguire per ammirare come sono oggi i paesaggi dipinti dai Primitivi senesi. Si tratta del profilo di Antonio Cinotti (@antoncino) che potete seguire anche su Flickr. Le sue foto con i 'cipressini' vanno a ruba di 'like'.

Il paesaggio della Provincia di Siena è davvero peculiare ed è motivo 'sempre verde' di visita da parte dei turisti. Ho avuto modo di verificarlo ancora una volta, recentemente, al lavoro. Le persone amano la Provincia di Siena e vengono a Siena per visitare i dintorni, soprattutto. Magari a Siena ci dormono e ci fanno una passeggiata la sera, e ciò mi dispiace molto ovviamente perché c'è altrettanta bellezza da ammirare a Siena; ma il fascino e la popolarità del paesaggio circostante ha ancora la meglio.

lunedì 13 marzo 2017

Daily Page per il copywriter che è in me

Daily Page per il copywriter che è in me


Quando durante le superiori Il lunedì mattina l'insegnante di italiano sceglieva, in modalità random, chi di noi doveva leggere il tema da lei assegnato per il fine settimana, devo dire che era sempre un momento imbarazzante; per lei che ascoltava e per noi che leggevamo le nostre misere paginette, finché non arrivava il momento in cui lei 'decideva' (sono io che immaginavo accadesse proprio così) di meritarsi un riconoscimento per questa prova di resistenza nel dover ascoltare i nostri 'temucoli' e chiedeva all'allieva Paola di leggere il suo tema.

La nostra autostima precipitava sotto i piedi ma alla fine ci ritrovavamo ad ammettere anche noi, compagne di banco di Paola, che la sua scrittura era un piacere per le orecchie e per la mente perché anche le sue argomentazioni erano molto mature e ci facevano riflettere.

Per me il tema di italiano è stato sempre un incubo e più di due colonne e mezzo del foglio protocollo (domanda: si usa ancora?) non riuscivo a scrivere.

Negli anni della giovinezza mi è capitato di iniziare a scrivere dei diari; ma puntualmente strappavo le pagine perché quando mi rileggevo non mi riconoscevo più in quello che avevo scritto e la sensazione che provavo non era piacevole.

Da adulta la scrittura mi ha aiutato a mettere nero su bianco ciò che non riuscivo a dire a voce per timidezza, emotività e anche perché avevo bisogno dei miei tempi, più o meno biblici, per argomentare senza contraddirmi.

Questo esercizio epistolare mi è stato di grande aiuto e conforto a livello personale.

Modestamente, credo di aver scritto delle lettere bellissime, anche se drammatiche.

La mia passione tardiva per la scrittura non è nata quindi per il gusto della bellezza della parola, della sintassi o della perfetta ortografia ma per un'esigenza impellente di 'farmi capire'; quindi forse per questo non mi 'indigno' eccessivamente quando trovo errori negli scritti degli altri, anche se ammetto che non trovarli fa piacere anche a me, perché nonostante io sia una persona che legge abbastanza, gli errori continuo a farli e la proprietà di linguaggio diciamo che non è il mio forte. Questa è anche una parentesi per dire che secondo me l'equazione "legge tanto=scrive bene" è da rivedere.

Dal 2011 mi ritrovo a scrivere in questo blog e uno potrebbe pensare che è perché mi piace scrivere che l'ho aperto, perché magari ho anche un romanzo nel cassetto che aspetta di essere pubblicato e invece niente di tutto questo.

Il blog, come ho letto di tanti altri, all'inizio per me è stata una forma di terapia. Ha sopperito a quel prolifico scambio epistolare che ad un certo punto si è interrotto. Capita anche questo.

Ma, essendo il blog pubblico, i post non sono mai stati a livello delle mie lettere anche perché il blog è nato perché volevo dimostrare a me stessa nero su bianco che nelle mie giornate c'erano cose belle, fossero impreviste o da me cercate.

Condividere questa mia nuova consapevolezza mi sembrava potesse essere anche una bella scoperta per chi capitava nel blog.

Tutto questo senza la ricerca ossessiva della parola, del periodo giusto.

Ci ho preso gusto a scrivere, tanto che mi piace questo appuntamento settimanale che ho fissato con me e con voi che mi leggete.

In genere scrivo il sabato o la domenica per il lunedì.

Ecco, ci sto prendendo talmente gusto che vorrei scrivere di più ma... di cosa?

Ecco allora che l'universo intero si è messo in moto per soddisfare questo mio desiderio, (scherzo!) e mi ha fatto scoprire Daily Page grazie alla Newsletter di Pennamontata.

Che cos'è Daily Page

Daily Page è una piattaforma di scrittura lanciata nel 2014 da due amici con lo scopo di offrire uno strumento utile a chi vuole migliorarsi nella scrittura creando una abitudine quotidiana; consci del fatto che la 'ripetizione' aiuta a migliorare la propria performance.

La caratteristica di questo servizio, a pagamento con formula mensile o annuale, è che ogni giorno nella propria casella di posta elettronica, all'orario impostato da noi, arriva una 'traccia' sulla quale cimentarsi. Se una traccia non piace, si può scrivere di altro. L'idea è nata proprio perché è difficile trovare 'ogni giorno' un argomento su cui scrivere per esercitarsi.

Direi che Daily Page è un 'ottimo escamotage per superare il blocco del foglio bianco.

Mi sono registrata per un mese, per curiosità, e vi confesso che mi sta piacendo molto.

Le tracce sono varie ma la cosa bella è che sono, almeno per ora, tutte fattibili a braccio. Si riflette anche, mentre ci si esercita.

La piattaforma permette di condividere anche pubblicamente i propri scritti. Io, almeno per ora, mantengo privato il profilo.

Altra cosa interessante di Daily Page è la sezione delle statistiche dove viene quantificato giorno per giorno ciò che abbiamo scritto quindi: se abbiamo scritto ogni giorno, il numero di parole, l'orario in cui abbiamo scritto, il tempo impiegato perché non è che si fa la brutta copia e poi si incolla (il primo giorno io ho fatto così :-D ) ma si scrive direttamente sulla pagina bianca della piattaforma.

Nella pagina delle statistiche c'è anche una classifica di chi è ai primi posti e poi il fanalino di coda dove mi trovo anch'io.

Daily Page offre anche altri servizi, sempre legati alla scrittura e a pagamento.

Se anche voi volete cimentarvi nella scrittura, non solo a livello amatoriale come me ma anche a livello  professionale, allora andate a curiosare sul loro sito.

lunedì 6 marzo 2017

Vodafone mobile wifi non si connette: soluzione

Vodafone mobile wifi non si connette: soluzione

Vodafone mobile wifi

Vi racconto una storia. La storia del router R212-Z e della povera SIM che non veniva rilevata.

A dicembre 2016, un po' per ottimizzare le varie connessioni internet che avevo un po' perché Snapchat consumava in un batter d'occhio i miei miseri due giga dell'iPhone, ho deciso di approfittare dell'offerta Vodafone RELAX Tablet&PC per Mobile Wi-Fi R216 ZTE disponibile solo online.

Dopo pochi giorni è arrivato il pacchettino e subito ho commesso il primo errore: 'fare' prima di aver letto le istruzioni.

Ho cioè preso la SIM e di mia spontanea volontà ho 'strappato' le linee tratteggiate che, ho intuito dopo, corrispondevano alle varie dimensioni della SIM a seconda del dispositivo dove andava inserita.

Se avessi letto le istruzioni avrei capito che non dovevo fare assolutamente niente ma semplicemente inserire la SIM così come era.

Ovviamente la SIM è risultata essere troppo piccina per la cavità ma io, non paga dell'evidenza, volevo che si stabilisse comunque il contatto tra le parti metalliche. Ho spinto quindi la SIM e accesso e riacceso a nastro il router R216 ZTE che rimaneva con l'icona del segnale Wi-Fi rosso fisso.

Cosa ho fatto allora? Sono andata su internet a cercare un post o un video di quelli per 'dummies' che mi mostrasse i passaggi per attivare la SIM e ho trovato proprio quello che andava al caso mio.

Dovevo installare una applicazione, Mobile Wi Fi, nel dispositivo da dove mi sarei voluta collegare, per sbloccare il pin della SIM perché quella spia rossa fissa poteva voler indicare proprio questo.

Non è successo assolutamente niente perché il problema era a monte, la SIM era inequivocabilmente incastrata anche se io speravo che non fosse così.

Da questa consapevolezza è iniziata la lunga storia.

Sono andata allo store Vodafone di Siena dove ci sono anche i ragazzi di Fixall che hanno scoperchiato il router ed estratto la SIM. Costo: euro 5

A quel punto i ragazzi della Vodafone mi hanno dato un adattatore cartonato di SIM ma il contatto non avveniva.

Mi hanno proposto di acquistare un'altra SIM. Altri 10 euro perché ovviamente la responsabilità della SIM incastrata era mia.

L'ho inserita, l'hanno attivata e mi hanno detto di aspettare mezz'ora prima di provarla.

Ho aspettato ben più di mezz'ora, diciamo ventiquattro ore; ma niente. Spia rossa fissa del rilevatore del segnale wifi.

Il giorno dopo quindi sono tornata allo store Vodafone e loro hanno pensato che fosse il router ad essere difettoso visto che era stato anche manomesso per disincastrare la SIM.

Faccio quindi inviare il router all'assistenza Vodafone. Alla mia domanda di quanto tempo ci sarebbe voluto mi è stato risposto in maniera non ottimista. Era il 18 dicembre, c'erano le festività natalizie di mezzo e quindi dal loro punto di vista era tutto giustificato. Dal mio sinceramente no.

Ebbene, dopo un mese che non avevo notizie sono tornata allo store Vodafone ma non c'erano notizie del mio router.

Il ventotto febbraio ritorno allo store Vodafone anche perché l'abbonamento intanto veniva addebitato nel mio conto e io non riuscivo ancora ad utilizzare mezzo mega byte.

Il router era arrivato il giorno stesso, forse ancora non avevano avuto il tempo di avvertirmi. C'è sempre la fila e credo siano sotto di personale. Infatti c'è anche un annuncio in vetrina.

Comunque, sul router c'era un adesivo da parte dell'assistenza con scritto 'controllare SIM' ma nessuno gli ha dato peso.

Sono tornata a casa, tutta speranzosa, ho inserito la SIM e.... ANCORA LA SPIA ROSSA! Grrrrrr

Ho aspettato mezz'ora e niente e allora ho contattato l'assistenza Vodafone di Twitter. Devo dire che è stata la cosa migliore che ho fatto.

Ho interagito con Alessandra che mi ha fatto fare tantissime prove anche se all'inizio tutte fallimentari.

Ad un certo punto le ho detto che avevo provato ad inserire la SIM in una internet key che ho per il PC ma il router non lo rilevava lo stesso. Lei allora mi ha chiesto di fare il contrario e cioè di mettere la SIM della internet key nel router e, magia, il segnale è diventato blu.

Quindi il router funzionava. Rimaneva da capire come mai la SIM non venisse rilevata.

Alessandra intanto ha fatto un reset della SIM; ma ancora niente.

A quel punto sembrava evidente che il problema dipendesse dalla SIM e quindi Alessandra mi ha suggerito di tornare nello store Vodafone e chiedere la sostituzione della SIM difettosa ma ancora in garanzia.

Il giorno dopo, nel pomeriggio perché la mattina lavoravo, sono tornata allo store Vodafone. Il router l'avevo tenuto spento dalla sera prima. Ho riferito tutto alla commessa ma appena lei ha acceso il router la SIM è stata rilevata.

Un po' incredula e quasi con la coda tra le gambe perché mi dispiaceva averle fatto perdere tempo, sono tornata a casa, ho riacceso il router e per una mezz'ora mi sono sentita al settimo cielo perché, non so voi, ma a me avere un oggetto nuovo di zecca non funzionante equivale al #maiunagioia

Dicevo che l'incantesimo è durato però solo mezz'ora. Sono allora tornata allo store Vodafone molto sfiduciata, credetemi, ma c'era ancora da giocare una carta quella della sostituzione della SIM.

Ho rispiegato tutto alla commessa la quale, giustamente, prima ha telefonato a chi di dovere per essere sicura di potermi sostituire in gratuità la SIM, poiché in garanzia, e così ha fatto.

L'ha attivata togliendo anche il pin e mi ha detto di aspettare una mezz'ora prima di riaccendere il router.

Secondo voi, cosa è successo quando ho riacceso il router? ANCORA ROSSO FISSO! doppio Grrrr

Sconsolata, mi sono detta che forse il router aveva bisogno di più tempo, come il giorno prima, e quindi ho aspettato altre quasi ventiquattro ore ma in vano.

Quindi ho mandato su Twitter un DM tipo SOS all'assistenza di Vodafone e per fortuna mia c'era di turno Alessandra.

Abbiamo di nuovo rifatto diverse prove finché lei non ha avuto un'intuizione, ebbene sì.

Poiché il router rilevava la SIM della mia internet key e non quella del router mi ha chiesto se notavo qualche differenza tra le due SIM, proprio a livello fisico di grandezza, di superficie metallica, etc.

In effetti sì, la SIM del router aveva uno spazio metallico di superficie appena inferiore rispetto a quella della internet key.

Sapete allora quale è stato il suggerimento di Alessandra, il suggerimento vincente di Alessandra? di coprire la parte liscia della SIM del router con un pezzetto di nastro adesivo, io ne ho messi due ;-). Tutto questo per aggiungere spessore alla SIM e favorire il contatto.

Ebbene, non ci crederete, ma ha funzionato! e io ora sono felicissima di avere il Wi-Fi in casa e di ottimizzare i consumi.

Cosa ho imparato da questa storia a lieto fine di un router e di una SIM che non se la intendevano?
  • che la pazienza è una virtù da coltivare anche se siamo nel terzo millennio e ci aspettiamo che tutto funzioni alla perfezione di default;

  • che bisogna assolutamente leggere le istruzioni prima di fare qualsiasi cosa, anche se ci sembrano intuitive. Quante volte abbiamo pensato 'ma come sono didascaliche queste istruzioni, mi fanno sentire un imbecille' e invece è proprio così che devono essere. La mente umana è complicata e le istruzioni per l'uso servono proprio ad impedire che si scelga la strada più lunga e tortuosa che comunque non è detto che porti allo stesso risultato vincente;

  • che essere efficaci oltre che efficienti con cortesia, professionalità e anche creatività è fonte di ispirazione per tutti. Mi riferisco all'assistenza di Alessandra del team Vodafone di Twitter. E' il suo lavoro, certamente; ma lei ha empatizzato talmente tanto che mi è sembrata autentica la sua volontà di risolvere il mio problema e penserò sicurarmente a questo suo atteggiamento le prossime volte che mi capiterà di dover risolvere io un problema ad un cliente. Mai minimizzare e mai fermarsi ai dati ma andare oltre;

  • che chi la dura la vince. Le cose non si aggiustano da se ma dobbiamo muoverci noi perché si aggiustino superando la pigrizia che in alcuni è innata;

  • che la cancelleria è 'la vita' come direbbe o forse ha già detto qualcuno ;-)