mercoledì 8 maggio 2013

La cultura come motore della sostenibilità

Lezione tenuta dal Prof. Pier Luigi Sacco, direttore del progetto per la candidatura di Siena Capitale Europea della Cultura 2019, presso l'Aula Magna Storica del Rettorato di Siena l'8 Maggio 2013.

Appunti non rivisti dall'autore.

La cultura come motore della sostenibilità
La prossima volta che una città italiana avrà la possibilità di diventare capitale europea della cultura sarà il 2033.

Firenze lo è stata nel 1986, dopo un anno dalla nascita di questo progetto; Bologna nel 2000 e Genova nel 2004.

L'aspetto generale del programma delle capitali della cultura europea è nato nel 1985 per volere di una ministra greca affinché l'Europa celebrasse la sua identità attraverso la cultura.

Per i primi anni le capitali sono state città che non avevano bisogno di questo titolo.

Nel 1988 a Berlino, un anno prima della caduta del muro, questo titolo permise di mettere giù le basi per successivi eventi. Berlino oggi è una delle grandi capitali dell'arte contemporanea.

Altra grande novità ci fu nel 1990 con Glasgow, città in crisi con disoccupazione e tensioni sociali. 

Ci fu un nuovo modo di fare sviluppo attraverso la cultura. Il direttore lavorò alla ripresa dell'identità di Glasgow non solo lanciando festival. Lo scopo era puntare sulla cultura come vera e propria piattaforma di rilancio della città. L'operazione ebbe successo ed ebbe una grande sostenibilità. Glasgow è diventata la città più vivace della Scozia dal punto di vista culturale quindi l'effetto della cultura per la prima volta non è stato effimero.

Successivamente non tutte le capitali si sono ispirate a questo esempio.

Dagli anni 2000 ci sono state città che hanno dato nuova linfa a questo tipo di progetto come ad esempio Rotterdam che ebbe il pregio di proporre una cultura basata sulla contaminazione culturale mettendo in campo la capacità di far parlare tra loro discipline culturali diverse.

Lilles, altra città post industriale, si è inventata il tema della partecipazione dal basso. Ha usato i soldi perché gli eventi fossero per la maggior parte gratuiti. Il risultato? un tale successo che dopo il 2004 le attività sono proseguite inventandosi il programma Lilles 3000.

Ha lavorato sul modello degli ambasciatori relativamente agli abitanti ma anche ai residenti all'estero e sul coinvolgimento degli esercenti locali. All'inizio diffidenza, ironia poi grande successo nel constatare quanto la cultura può fare per lo sviluppo della piccola attività di commercio.

Nel 2008 per Liverpool fu un grande successo. Interessante che anche le città che persero fecero fare un grande passo di qualità al progetto.

Newcastle perse perché Liverpool è la seconda città inglese che ha anche un notevole peso politico.
Newcastle non aveva alcun interesse per la cultura ma solo il calcio era importante. La partecipazione non significò solo partecipazione agli eventi ma renderli protagonisti della produzione culturale.
Agli inglesi ad esempio piace andare al pub e cosa fanno al pub? cantano! quindi nacque l'idea dell'educazione a cantare in coro.

Ultimo esempio concreto di città che ha ottenuto grande successo come capitale europea della cultura è stata Essen nel 2010, città 'brutta' per eccellenza per la Germania.

L'elemento di novità fu quella di candidare una cittàregione non solo Essen ma tutta la Ruhr. Sono state coinvolte infatti 53 municipalità che hanno lavorato insieme. Hanno rilanciato la Ruhr come centro culturale.

Cosa hanno in comune questi ultimi esempi di successo? il bisogno di riconvertire il loro passato industriale.


Se la norma è questa Siena che ci sta a fare?

Marsiglia quest'anno è capitale europea della cultura. E' una grande città ma non è una città industriale ma di servizi e multietnica. Il tema presentato è euromediterraneo. Marsiglia vuole porsi come ponte ideale tra l'Europa e la sponda nord dell'Africa. Ancora non si sa se verrà premiata.

Questi esempi servono a capire che il progetto può avere delle implicazioni pratiche importantissime. Costringe a programmare all'interno di un arco temporale preciso e a dare garanzie del fatto che una città più delle altre  riuscirà a fare nel 2019 quanto presentato nel progetto.

Ci si concentra non tanto sull'effimero ma su progetti che possano avere un impatto permanente ed è rivolta una attenzione concreta alla fattibilità.

Riuscirci sarebbe importante per l'Europa. Quando c'è crisi si tende a tagliare sulla cultura. Dal punto di vista della commissione europea il fatto che ci sia un progetto di successo che dimostri che la cultura può fare molto la rende forte in politica.

Nei paesi emergenti dove si sta facendo un grande investimento nella cultura, tipo la Cina, vedono nell'Europa un grande interlocutore da guardare.

Come avviene la scelta? 
Fino al 2007 la città capitale europea la sceglieva il governo.

Lo stato quindi partecipava nella spesa.

Dal 2008 si verifica una competizione.

L'Unione Europea garantisce una partecipazione minima di risorse.

Trattandosi di una competizione c'è quindi una giuria composta da 13 membri, sette membri scelti dall'Europa e sei membri di nomina nazionale.

I progetti di candidatura vengono giudicati in due stadi.

Non bisogna iscriversi prima; finché non si presenta il dossier noi potremmo non partecipare.

Nella prima selezione i candidati sono tanti. Ad oggi in Italia potrebbero essere 20 tra cui Siena, Matera, Ravenna e Perugia.

Se ci sono poche candidate la giuria visita anche la città, nel primo stadio. Quando ce ne sono tante la giuria lavora sui dossier.

Lavorare troppo sulla città troppo presto rischia di bruciare le energie (ecco svelato l'arcano di come mai ne avevo sentito parlare così poco di questo progetto. Era tutto previsto!). Infatti ad esempio Siena pur avendo fatto una serie di iniziative per coinvolgere i cittadini al momento molta dell'enfasi progettuale è concentrata sul dossier.

Per l'Italia sono concesse massimo 80 cartelle di presentazione quindi il dossier di ciascuna città sarà piccolissimo e questo rende difficile fare un dossier competitivo.

Il dossier si compone di 40 domande. Capire che tipo di contenuti devono essere precisati lì richiede una notevolissima esperienza.

La giuria esamina tutti i dossier che devono essere consegnati entro il 20 settembre. A novembre le città, compreso il Sindaco, dovranno recarsi davanti alla giuria e fare una presentazione di 20 minuti.

Dopo la prima scrematura ne rimarranno 4 o 5 città e dopo 9 mesi avverrà la scelta.

I giurati verranno a visitare la città per vedere lo sforzo di coinvolgimento della città.

Dopo il sopralluogo è prevista un'altra presentazione del progetto, molto dettagliata dal punto di vista finanziario. La giuria sceglie ma la scelta deve essere sottoposta al Parlamento Europeo che dopo un anno circa proclama la città capitale europea della cultura.

A primavera del 2015 ci sarà la proclamazione per l'Italia.

A quel punto la giuria avrà il fiato sul collo sull'avanzamento di lavori della città scelta.

È successo che le città non avessero le disponibilità finanziarie o avessero problemi derivanti dal cambiamento di governo. Non è quindi solo un problema di idee ma di garanzie finanziarie.

Come si finanzia una città candidata capitale europea della cultura?
Dall'Europa arriva un milione e mezzo di euro, come premio, a giochi fatti. Si tratta di una specie di premio di rendimento e viene dato quando il programma sta pe iniziare quindi tardi.

I fondi vengono dai fondi strutturali europei erogati attraverso le regioni. Devono essere spesi in modi correttamente certificati. Non tutti sono capaci di spenderli correttamente.

Dove ci sono più città in una stessa regione è un problema.

In Toscana c'era solo Siena, poi si è svegliata Pisa ma sembra che sia estemporanea tale candidatura.
Oltre a questi fondi ci devono essere altri fondi come ad esempio dal bilancio del Comune e poi da raccolta privata.

Siena ha una visibilità tale da potersi permettere la raccolta privata internazionale.

Nel 2019 oltre all'Italia anche la Bulgaria avrà una città capitale della cultura quindi la città italiana dovrà attuare progetti di cooperazione con la città bulgara vincitrice.

Che tipo di progetto presenterà Siena?
Caratteristiche richieste:
- sostanziale partecipazione dei cittadini
- reale respiro europeo che duri nel tempo

Caratteristiche non scritte:
- progetto che abbia senso in quel posto. Deve andare a provare a risolvere concretamente i problemi critici della città. Fare una diagnosi delle magagne e dire di poter risolvere le magagne con il progetto.

È difficile ammettere le magagne all'Europa. 

A Siena è chiaro a tutta la cittadinanza che abbiamo problemi da risolvere.

Dal punto di vista politico la maggior parte delle città non è disposta a basare il progetto sulle reali problematicità della città.

Bisogna fare una chiara diagnosi del problema e presentare un progetto credibile per affrontarli.

Elemento di unicità di Siena: città d'arte.
Di solito si pensa alle città d'arte come posti mezzi morti che si trasformano in un parco a tema pieno di b&b e di solito la città d'arte è vista come la traccia di qualcosa di importante che doveva succedere ed è successa ed è il patrimonio.

Bisogna ribaltare questa opinione: il patrimonio può diventare innovazione sociale? 
A Siena si: grazie al Santa Maria della Scala e alle Contrade

Temi su cui si sta lavorando a Siena:
- rapporto tra cultura e salute: Santa Maria della Scala
- rapporto tra cultura, economia e giustizia sociale
- turismo intelligente dal 2019 e oltre basato sulle tecnologie digitali che sappiamo saranno standard nell'esperienza dei cittadini dal 2019 in poi.

Lo facciamo a Siena perché ha senso farlo qui; stiamo dando un modello che altre città europee potranno seguire.

Opportunità per l'Europa: se noi ci riusciamo saremo la prima città che non è di transizione industriale.

È questo il senso del progetto

Il progetto va costruito.

Aggiornamento del 15 novembre 2013:
Siena ha passato la prima scrematura insieme a Cagliari, Lecce, Ravenna, Perugia e Matera.

Aggiornamento del 19 gennaio 2014:
oggi pomeriggio al Teatro dei Rinnovati di Siena sono stati enunciati i progetti attraverso i quali verranno sviluppati i temi di Siena candidata cultura europea:

- Cultural Emergency Room
- Play the City
- Napkins Economics
- Still Dancing
- CopyWrong
- Gift of Life
- Tuscany in your bathroom (vorrei saperne di più su questo progetto che mira a svecchiare l'immagine stereotipata che il mondo ha della Toscana)
- Infective Roads
- Leonardo 500
- ParaSite

Aggiornamento del 9 ottobre 2014:
La commissione internazionale oggi è venuta a Siena per giudicarla

Aggiornamento del 17 ottobre 2014:
E' Matera la città proposta come città italiana capitale europea della cultura 2019.

lunedì 6 maggio 2013

CONFIDENZIALE Lettere dagli amici

Confidenziale di Raffaele La Capria


di Raffaele La Capria
il notes magico
Padova 2013

Lettura proposta dal Salotto letterario di libri.tempoxme.it di Giuditta per il mese di maggio.

Il Salotto ha avuto luogo questa sera e, colpo di scena, ha seguito ed è intervenuto in diretta lo stesso La Capria che si è presentato con il nickname Navigatore.

Inutile dire che eravamo tutti galvanizzati dalla sua presenza!

Qui mi piace riportare la lettera che ho indirizzato all'autore e la risposta che ho ricevuto questa sera stessa!

Confidenziale di Raffaele La Capria


Confidenziale di Raffaele La Capria

giovedì 2 maggio 2013

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Nei sette ettari del Parco delle Sculture del Chianti vi aspetta un percorso di un chilometro disseminato di sculture perfettamente integrate con la natura, realizzate con materiali diversi ed eseguite da artisti contemporanei provenienti da più di 20 paesi.

Utilissima l'App ChiantiPark per visitare il Parco ma anche i dintorni.

Come arrivarci: da Siena consiglio di prendere la SS 408 e poi la vera scenic road SP 9. 
Mezz'ora in tutto.
Oraio: dalle 10 alle 18
Ingresso: a pagamento
Tip: portatevi da bere e da mangiare se volete fare un picnic o sgranocchiare qualcosa perché non ci sono punti ristoro in loco.

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Casa nel bosco di Kei Nakamura

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

In compagnia di Hitchcok nell'anfiteatro del Parco

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Isola di Kim Hae Won prima scultura installata nel Parco nel 2000

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Energia di Costas Varotsos

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

La pietra sospesa di Berrettini


Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Equilibrio di Spath. I bambini ci vedono la coda di una balena.

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Il pensatore di Ichwan Noor

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Divergenza Armonica di Jaya Schurch

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Fede e Illusione di Dolorosa Sinaga

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Limes di Pfeiffer

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Foglia che cade di Jasmina Heidar

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

La Chiglia di Kemal Tufan

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Edificio incompiuto di Cor Litjens

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Il gioco della cavallina di Dominic Benhura

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Dialogo di Anita Glesta (tra me e...)

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Dialogo di Anita Glesta (...e la natura)

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Il Ponte di Johannes Pfeiffer

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Costruzione per fermare il tempo di Pilar Aldana

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Chianti di Roberto Cipollone

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Labirinto di Jeff Saward

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Per la libertà di stampa di Barrera Fontenla

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Come eravamo

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Angolo di bosco bianco di Nicolas Bertoux

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Arcobaleno spezzato di Federica Marangoni

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Tronchi pietrificati

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Lontano dal sentiero battuto di William Furlong

Parco delle Sculture del Chianti a Pievasciata

Twist di Neal Barab

mercoledì 1 maggio 2013

Pinacoteca di Siena: itinerario

La Pinacoteca di Siena offre un privilegio unico: attraversare secoli di storia dell’arte di una scuola di pittura locale, quella senese, a noi uomini e donne del ventunesimo secolo semplicemente spostandoci da una sala all’altra.


L’itinerario che vi riporto qui è quello che ho proposto durante le #invasionidigitali del 2013.




Il perscorso inizia dal SECONDO PIANO

Pittura romanica duecento senese
SALA 1

Pinacoteca di Siena: Dossale Maestro di Tressa (part.): prima pittura datata 1215

Dossale Maestro di Tressa (part.), prima pittura datata 1215


SALA 2

Pinacoteca di Siena: Madonna con bambino e santi di Guido da Siena

Madonna con bambino e santi di Guido da Siena con richiami bizantini


Pinacoteca di Siena: Diotisalvi di Speme, Martirio di Santa Caterina d'Alessandria

Diotisalvi di Speme, Martirio di Santa Caterina d'Alessandria. Da notare il realismo non del disegno ma nella cura dei dettagli.


Pinacoteca di Siena: Guido Graziano, Liberazione di Pietro dal carcere

Guido Graziano, Liberazione di Pietro dal carcere dal Dossale di San Pietro.  Colpiscono i colori tenui di rosa, verde e pervinca.

Pittura gotica senese con richiami bizantini
SALA 3


Pinacoteca di Siena: Duccio di Buoninsegna, Madonna dei Francescani.

Duccio di Buoninsegna, Madonna dei Francescani. E' più grande in foto che dal vivo!


Pinacoteca di Siena: Madonna della Misericordia di Simone Martini

Invasori davanti alla Madonna della Misericordia di Simone Martini

SALA 4


Pinacoteca di Siena: Ugolino di Nerio, Crocifissione

Ugolino di Nerio, seguace di Duccio di Buoninsegna; molto drammatica la sua Crocifissione.


Pittura gotica trecento senese caratterizzata dal ritmo della linea e dalla preziosità del colore 
SALA 5

Pinacoteca di Siena: Simone Martini, Madonna con bambino

Madonna con bambino ‘infans’ anziché ‘puer’ di Simone Martini.


Pinacoteca di Siena: dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini

Dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini: prima e dopo il miracolo; l’amaca del neonato è stupenda dal vivo!


Pinacoteca di Siena: dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini

Dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini: bambino salvato dalla caduta e le buche pontaie on stage!


Pinacoteca di Siena: dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini

Dalla Pala del Beato Agostino Novello di Simone Martini: bambino salvato dalla caduta: urlo della mamma disperata (part. )


Pinacoteca di Siena: Maestà di Lippo Memmi

Suggestivo affresco staccato di una Maestà di Lippo Memmi


Pinacoteca di Siena: Adorazione dei magi di Bartolo di Fredi


Adorazione dei magi di Bartolo di Fredi; i Magi per età e non per provenienza


SALA 6


Pinacoteca di Siena: Madonna Assunta di Bartolomeo Bulgarini


Madonna Assunta di Bartolomeo Bulgarini; sembra un oggetto di oreficeria

Pittura gotica trecento senese rivolta a Giotto
SALA 7


Pinacoteca di Siena: Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti

Nella predella della Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti spunti prospettici e naturalistici


Pinacoteca di Siena: Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti

Predella della Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti (part.): scialle di preghiera


Pinacoteca di Siena: Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti

Predella della Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti (part.): acqua della fontana


Pinacoteca di Siena: Pala della Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti

Predella Madonna del Carmine di Pietro Lorenzetti (part.): i cappelloni cardinalizi


Pinacoteca di Siena: particolare Dittico di Bonaccorso

In questo dittico di Bonaccorso ancora qualche problema di prospettiva nelle aureole



Una Madonna giottesca per volume l’Annunciata dell'Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti. Belli i piccoli gioielli!


Pinacoteca di Siena: Piccola Maestà di Ambrogio Lorenzetti


Duplice punto di fuga che parte dal vaso di fiori nella Piccola Maestà di Ambrogio Lorenzetti


SALA 8

Pinacoteca di Siena: Sant’Anna Metterza di Luca di Tommè

Sant’Anna Metterza, riferito all’iconografia di Sant’Anna che regge in braccio la Madonna col Bambino, di Luca di Tommè


Pinacoteca di Siena: Sant’Anna Metterza di Luca di Tommè (part)

Raro attributo per Sant’Agnese di solito raffigurata con un agnello nella Sant'Anna Metterza di Luca di Tommè

SALA 11


Pinacoteca di Siena: Annunciazione di Taddeo di Bartolo

Dormitio Virginis, particolare di questa Annunciazione di Taddeo di Bartolo


Pinacoteca di Siena: Sposalizio mistico di Santa Caterina di Michelino da Besozzo

Sposalizio mistico di Santa Caterina di Michelino da Besozzo, non senese, ma opera pregiata della Pinacoteca 


SALA 12

Pinacoteca di Siena: Polittico di San Galgano di Giovanni di Paolo

Polittico di San Galgano di Giovanni di Paolo; notevole nelle predelle per linea mossa e nervosa da miniatore

SALA 13


Pinacoteca di Siena: Presentazione di Maria Vergine al Tempio di Giovanni di Paolo

Una Madonna ‘bambina’ nella Presentazione di Maria Vergine al Tempio di Giovanni di Paolo; insolita per quanto è moderna.


Pinacoteca di Siena: Giudizio universale di Giovanni di Paolo (part.)

Giudizio universale di Giovanni di Paolo (part.); mi domando: chi sarà questa figura?


Pinacoteca di Siena: Madonna con Bambino e Angeli di Domenico di Bartolo


Madonna con Bambino e Angeli di Domenico di Bartolo, forse l’unico senese impressionato dalle conquiste Masaccesche




Siamo nel quattrocento ma gli artisti senesi persistono con la prospettiva irrealistica 

SALA 14


Pinacoteca di Siena: Annunciazione di Francesco di Giorgio Martini

La ritrosia della Madonna Annunciata dell'Annunciazione di Francesco di Giorgio Martini


Pinacoteca di Siena: Madonna con Bambino di Matteo di Giovanni

Sempre più umano il rapporto tra la Madonna e il Bambino, Matteo di Giovanni


Pinacoteca di Siena: Madonna con Bambino e i Santi Girolamo e Bernardino di Neroccio di Bartolommeo Landi

Nelle Madonne di Neroccio di Bartolommeo Landi il gotico senese s’incontra con la plasticità di Donatello

SALA 15


Pinacoteca di Siena: Madonna del Latte di Bernardino Fungai


Bernardino Fungai, Madonna del latte


SALA 16

Pinacoteca di Siena: San Francesco riceve le stimmate del Maestro dell'Osservanza,

San Francesco riceve le stimmate del Maestro dell'Osservanza, seguace di Stefano di Giovanni detto il Sassetta


Pinacoteca di Sena: Madonna col Bambino di Stefano di Giovanni detto il Sassetta

Madonna col Bambino di Stefano di Giovanni detto il Sassetta


Pinacoteca di Siena: Polittico dei Gesuati di Sano i Pietro

Polittico dei Gesuati di Sano i Pietro: i raggi indicano i beati locali, le aureole i santi universali

SALA 17


Sano di Pietro particolare della predella della Madonna col Bambino: i santi Cosma e Damiano tagliano la gamba ad un etiope morto.

Sano di Pietro particolare della predella della Madonna col Bambino: i santi Cosma e Damiano tagliano la gamba ad un etiope morto.
Foto credits: Gaia Mini


Pinacoteca di Siena: Sano di Pietro particolare della predella della Madonna col Bambino: i santi Cosma e Damiano attaccano la gamba ad un morte etiope ad un bianco

Sano di Pietro particolare della predella della Madonna col Bambino: i santi Cosma e Damiano attaccano la gamba di un morto etiope ad un bianco


Pinacoteca di Siena: Madonna in trono con Bambino e Santi di Sano di Pietro: particolare della predella

Madonna in trono con Bambino e Santi di Sano di Pietro: particolare della predella con San Biagio
che parla agli uccelli


Pinacoteca di Siena: Madonna in trono con Bambino e Santi di Sano di Pietro: particolare di Sant'Anatolia

Sano di Pietro, un serpente l'attributo di Sant'Anatolia martire romana destinata ad essere uccisa con il veleno nella Madonna in Trono con Bambino e Santi


Pinacotca di Siena: Samaritana al Pozzo di Sano di Pietro nella predella di una tavola

Samaritana al Pozzo di Sano di Pietro e mi torna in mente quella di Duccio di Buoninsegna al Museo Thyssen di Madrid

SALA 19


Arliquiera del Santa Maria della Scala, di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta

Arliquiera del Santa Maria della Scala, di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta


Arliquiera del Santa Maria della Scala, di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta

Arliquiera di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, particolare del verso con Santa Caterina da Siena


Arliquiera del Santa Maria della Scala, di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta

Arliquiera di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, particolare del recto con il Bacio di Giuda

Aggiornamento luglio 2020: attualmente l'Arliquiera si trova nella Cappella della Madonna del Manto del Complesso Museale Santa Maria della Scala sempre a Siena.

SALA 23


Pinacoteca di Siena: Nozze di Cana nella predella di Pietro degli Orioli

Nozze di Cana nella predella di Pietro degli Orioli: dinamico l'oste che riempie le brocche di vino


Pinacoteca di Siena: Sacra Famiglia con San Giovannino di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio

Sacra Famiglia con San Giovannino di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, a Siena per gli affreschi della Libreria Piccolomini in Duomo

SALA 26


Pinacoteca di Siena: Santa Barbara di scultore senese della fine del Quattrocento

Santa Barbara di scultore senese della fine del Quattrocento


Pinacoteca di Siena: panorama dalla sala 26

Panorama dalla Sala 26 della Pinacoteca di Siena.
Foto credits: Gaia Mini

PRIMO PIANO

Il cinquecento senese dei manieristi

SALA 27


Pinacoteca di Siena: Stimmate di Santa Caterina di Domenico di Jacopo di Pace detto il Beccafumi

Stimmate di Santa Caterina di Domenico di Jacopo di Pace detto il Beccafumi; chi sarà quella figura dormiente in fondo?


Pinacoteca di Siena: particolare di Santa Caterina che riceve l'abito monastico nella predella sotto a Stimmate di Santa Caterina

Figura che forse medita sull’evento miracoloso (Santa Caterina che riceve l'abito monastico nella predella sotto a Stimmate di Santa Caterina) che il Beccafumi ha dipinto accanto?

SALA 29


Pinacoteca di Siena: Sant’Orsola e le undicimila vergini de il Riccio

Sant’Orsola e le undicimila vergini de il Riccio, allievo Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma


SALA 31


Pinacoteca di Siena: Deposizione dalla croce del Sodoma

Deposizione dalla croce del Sodoma, trasferitosi a Siena dal Piemonte


Pinacoteca di Siena: La discesa agli inferi del Beccafumi

La discesa agli inferi del Beccafumi


Pinacoteca di Siena: La discesa agli inferi del Beccafumi (part.)

Part. della Discesa agli Inferi del Beccafumi: il diavolo schiacciato dalla lapide


Pinacoteca di Siena: l’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli del Beccafumi

L’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli, Beccafumi: meraviglioso!


Pinacoteca di Siena: l’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli del Beccafumi (part.)

L’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli, Beccafumi (part.)
Foto credits: Gaia Mini


Pinacoteca di Siena: l’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli del Beccafumi (part.)

L’arcangelo Michele scaccia gli angeli ribelli, Beccafumi (part.)
Foto credits: Gaia Mini

Il percorso prosegue con alcune sale di artisti del seicento senese e poi si conclude al TERZO PIANO con la Collezione Spannocchi.